«Sulla mia pelle», la storia di Stefano Cucchi oggi al Festival del Cinema di Venezia
29/08/2018 di Gaia Mellone
La storia di Stefano Cucchi arriverà oggi pomeriggio al Festival del cinema di Venezia, inaugurando la sezione Orizzonti della 75esima edizione. “Sulla mia pelle“, il film targato Netflix sarà poi disponibile in contemporanea sia sulla piattaforma streaming per 190 paesi che nelle sale italiane dal 12 settembre.
Sulla mia pelle, la storia degli ultimi giorni di Stefano
Il film racconta gli ultimi sette giorni di vita di Stefano Cucchi, mentre si trovava in custodia cautelare a Regina Coeli. La sua morte diventò, ed è tutt’ora, una delle pagine più oscure della storia giudiziaria e carceraria del nostro Paese. La vicenda viene raccontata da due angolazioni. Da un lato c’è il dramma della vittima a pochi giorni dalla sua morte, che avvenne una settimana dopo il suo arresto il 22 ottobre del 2009 nella stanza dell’ospedale Sandro Pertini di Roma dentro un reparto protetto. Dall’altro, il film mostra il dramma parallelo, quello vissuto dalla famiglia Cucchi, costretta impotente dal lato opposto delle sbarre.
Stefano, che venne arrestato per possesso di hashish e alcune pastiglie, ha il volto di Alessandro Borghi, padrino della scorsa edizione della Biennale di cinema in laguna e uno degli attori più interessanti della scena italiana, diretto dalla regia di Alessio Cremonini, che nel cast ha voluto anche Max Tortora, Milvia Marigliano e Jasmine Trinca.
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Sulla mia pelle, Ilaria Cucchi: «Dedico il film a Salvini»
La sorella di Stefano, Ilaria Cucchi ha raccontato ad Estense.com quanto per lei sia stato emozionante vedere il film in anteprima e quanto sia importante che arrivi al grande pubblico. «Questo film è uno strumento importantissimo – racconta alla redazione di Estense – Emozionante per quello che può rappresentare, ossia restituire quel lato di umanità a mio fratello, perchè ci si dimentica troppo spesso che dietro questi casi c’era un essere umano con tutto il suo vissuto, la sua famiglia, le sue gioie e i suoi dolori».
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Ilaria è stato il volto di una lotta estenuante intrapresa dalla famiglia Cucchi: ha chiesto giustizia, chiarezza, trasparenza. Non si è lasciata abbattere dagli ostacoli della giustizia e neanche della politica. Matteo Salvini a suo tempo aveva detto che lei «gli faceva schifo», e adesso in quanto vicepremier dell’attuale governo sarà “obbligato” a sedere nelle stesse fila di Ilaria, a guardare sullo schermo le stesse immagini. Ed è proprio a lui che Ilaria rivolge la sua dedica: « Questo film lo dedico anche a Salvini e a tutti coloro che continuano a sperare che di questo caso non si parli più, che si dimentichi al più presto».
(Credits immagine di copertina: ANSA)