Pedopornografia su Telegram: il canale in cui si scambiano foto di minorenni
03/04/2020 di Enzo Boldi
La rete ha anche i suoi lati negativi. Spesso e volentieri ci troviamo ad affrontare le varie fake news che vengono messe in circolo sulle varie chat e sui social. Fatti molto gravi, ma che sono riduttivi rispetto a quel che sta circolando da alcune settimane su Telegram. Fino a qualche ora fa, prima delle denunce social, esisteva un canale chiamato «Stupro tua sorella 2.0», un posto virtuale in cui venivano condivise immagini di ragazze minorenni. Inoltre, tra i vari messaggi, c’era l’incitamento alla pedopornografia e al femminicidio.
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A rendere ancor più vergognoso quel che è accadeva – anche se si stanno generando in queste ore alcuni canali di riserva, con lo stesso nomignolo «Stupro tua sorella» e similari – sono le quasi 50mila persone che risultavano iscritte e partecipavano a questo scambio di immagini e fotografie di minorenni, condite da commenti sessisti e a sfondo sessuale di tutti i tipi.
Scaricatevi Telegram e distruggeteli 🙂 pic.twitter.com/sVlAG7NcZk
— Amy (@itsamybtw) April 2, 2020
«Stupro tua sorella», il canale Telegram con pedopornografia
Come detto, dopo le prime denunce social – arrivate anche alla Polizia Postale – il canale ‘madre’ sembra non esistere più, ma su Telegram pullulano altri gruppi con lo stesso nome: si tratta delle cosiddette pagine di riserva create ad hoc quando si è a rischio ban. Ma qui il problema non sarà il ban ma, ci si augura, che le autorità facciano approfondimenti più incisivi rispetto alla sola censura.
La circolazione di foto di minori
Quello delle foto di minori uno dei più gravi problemi delle chat. Telegram è solo l’ultimo esempio, ma in passato accadeva anche su Whatsapp.
Buonasera @poliziadistato , volevo segnalarvi questo ENORME problema. In questo gruppo su telegram vengono mandate foto di ragazzine minorenni e PRIVATE, oltre a del materiale pedopornografico (e non) dopo sussegue anche una violenza verbale e psicologica.
Per favore, aiutateci. pic.twitter.com/yxQY0eLAWZ— gio⁎✮ (@adorevcherry) April 2, 2020
L’utente, in attesa dell’intervento delle autorità competenti, può entrare sul sito della Polizia postale e segnalare quel che sta accadendo.
(foto di copertina: da Twitter)