La studentessa che scopre di essere positiva mentre scrive la tesi sul coronavirus

Si è laureata con 110 e lode

31/10/2020 di Federico Pallone

Si è laureata discutendo la tesi sul coronavirus di cui ha raccontato sintomi e difficoltà che ha vissuto sulla propria pelle. Federica De Gregorio, neo laureata in Medicina a Foggia, ha contratto l’infezione e ha trasformato la quarantena in un momento di studio. La tesi, preparata con il professor Sergio Lo Caputo, della clinica di malattie infettive del Policlinico Riuniti della città pugliese è stata discussa in streaming e ha ottenuto la votazione di 110 con lode. «Mi è piaciuta così tanto questa tesi che ho voluto provarla in prima persona», ha scherzato.

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«Viverlo in prima persona mi ha fatto comprendere come siano forti le ripercussioni psicologiche a breve termine», ha raccontato Federica. «Sono gli aspetti su cui si è concentrata la mia tesi, scelta prima che mi ammalassi. Anche i miei genitori sono positivi al virus e anche la loro reazione mi è stata utile per completare lo studio: dei 57 pazienti venuti in ambulatorio nel post acuzie, più della metà ha manifestato disturbi dell’umore e insonnia, poi pazienti con astenia e infine quelli che presentavano iposomia e anosmia». Lo studio della (ex) studentessa si è concentrato sui sintomi persistenti a tre mesi dopo la guarigione come l’astenia, gli aspetti depressivi che spingono all’isolamento per un certo periodo, la ricerca dei residui di malattia e cambiamento delle abitudini legato ad aspetti psicologici.

La tesi sul coronavirus è stata completata anche con lo studio sierologico per analizzare la presenza di anticorpi per Covid-19 e studiare l’immunizzazione del soggetto nei confronti del virus: a tre mesi dal contagio lo studio ha rilevato che la maggior parte dei pazienti ha mantenuto le immunoglobuline (compaiono dopo 15 giorni dall’esposizione del virus), responsabili della protezione a lungo termine contro i microrganismi, e quindi regalando potenzialmente protezione contro una nuova infezione. «Mi piacerebbe specializzarmi in malattie infettive ma non mi dispiace nemmeno ginecologia», ha detto la neo laureata. «Adesso devo solo aspettare il tampone negativo e lanciarmi nei tirocinii post lauream per l’abilitazione, ma dubito potrò farli in presenza vista la situazione».

[CREDIT PHOTO: FACEBOOK/FEDERICA DI GREGORIO]

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