Stefano Cucchi: due carabinieri condannati a 12 anni per l’omicidio
14/11/2019 di Gaia Mellone
I due carabinieri Alessio Di Bernardo e Raffaele D’Alessandro sono stati condannati a 12 anni di reclusione per omicidio preterintenzionale nel processo per la morte di Stefano Cucchi. Per loro il pm aveva chiesto una condanna a 18 anni.
Stefano Cucchi: due carabinieri condannati a 12 anni per l’omicidio
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L’imputato-teste Francesco Tedesco, che con le sue dichiarazioni aveva fatto luce sul pestaggio di Stefano Cucchi avvenuto in caserma dopo l’arresto per droga, è stato condannato a due anni e sei mesi per falso ed è stato assolto dall’accusa di omicidio preterintenzionale. Per lui l’accusa aveva chiesto l’assoluzione per le percosse e la condanna per aver dichiarato il falso, nel verbale d’arresto del ragazzo romano.
Condannati invece a 12 anni i due carabinieri Alessio Di Bernardo e Raffaele D’Alessandro. I due, secondo il capo di imputazione, « colpendo Cucchi con schiaffi, pugni e calci» ne hanno provocato «una rovinosa caduta con impatto al suolo in regione sacrale». I due carabinieri «cagionavano al predetto lesioni personali che sarebbero state guaribili in almeno 180 giorni». Queste, unite alle alle omissioni dei medici del Pertini sui quali è stata emessa sentenza lo stesso pomeriggio, provocarono la morte di Stefano Cucchi.
«Forse ora Stefano potrà riposare in pace»
Dopo la lettura della sentenza un carabiniere visibilmente commosso ha baciato la mano di Ilaria Cucchi, sorella della vittima. «L’ho fatto perchè finalmente dopo tutti questi anni è stata fatta giustizia» ha dichiarato il militare accompagnando i genitori di Stefano al di fuori dell’aula di Rebibbia dove si è svolto il processo. Commossa la madre Rita Calore che ha parlato di «un po’ di sollievo dopo 10 anni di dolore e di processi non veri». «Stefano è stato ucciso» ha dichiarato in aula Ilaria Cucchi subito dopo la lettura della sentenza, «questo lo sapevamo e lo ripetiamo da 10 anni. Forse ora potrà risposare in pace».
(Credits immagine di copertina: ANSA/CLAUDIO PERI /DC)