Spotify ha dichiarato di aver acquisito Kinzen, un’azienda che opera nella sicurezza e nella moderazione dei contenuti

Kinzen aiuterà Spotify a moderare e rimuovere i contenuti considerati dannosi

05/10/2022 di Giordana Battisti

Spotify, il servizio di streaming musicale svedese, ha dichiarato di aver acquisito Kinzen, un’azienda con sede a Dublino, in Irlanda, che aiuta i professionisti della sicurezza, i moderatori di contenuti e i responsabili delle politiche pubbliche a difendersi da «minacce come la disinformazione, i contenuti che incitano all’odio, i contenuti violenti, l’estremismo violento e dalle organizzazioni pericolose». Spotify aveva iniziato una collaborazione con Kinzen a partire dal 2020 al fine di identificare i contenuti dannosi presenti sulla propria piattaforma. È molto complesso per Spotify analizzare i contenuti audio in centinaia di lingue e dialetti diversi ed è difficile fare una valutazione efficace delle sfumature e delle intenzioni di tali contenuti, spiega Spotify.

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Perché Spotify ha deciso di acquisire Kinzen?

«La tecnologia avanzata e la profonda esperienza di Kinzen ci aiuteranno a offrire in modo più efficace un’esperienza sicura e divertente sulla nostra piattaforma in tutto il mondo», scrive Spotify nell’annuncio ufficiale. L’acquisizione fa parte degli sforzi di Spotify per limitare ed eliminare i contenuti dannosi che vengono caricati sulla piattaforma. Spotify ha avuto delle esperienze negative in questo ambito: all’inizio di quest’anno Joe Rogan, l’autore del podcast The Joe Rogan Experience, è stato accusato di diffondere disinformazione sul Covid. Secondo un rapporto dell’Anti-Defamation League (ADL), Spotify avrebbe anche promosso i contenuti di alcuni artisti suprematisti bianchi, inclusi quelli della band autrice di una canzone che riporta un discorso di Adolf Hitler.

Kinzen lavora con Spotify dal 2020, inizialmente si concentrava sull’integrità dei contenuti relativi alle elezioni in tutto il mondo, poi l’attività di Kinzen si è ampliata per occuparsi anche di disinformazione e incitamento all’odio. «La tecnologia che il team di Kinzen porta su Spotify combina apprendimento automatico ed esperienza umana, supportata dall’analisi di importanti accademici e giornalisti locali, per analizzare potenziali contenuti dannosi e incitamento all’odio in più lingue e Paesi», ha dichiarato Spotify.

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