Venezia 75, Dragged Across Concrete: Conferenza stampa del film con Mel Gibson
03/09/2018 di Redazione
Dragged Across Concrete, oggi in anteprima mondiale fuori concorso a Venezia 75, è stato presentato in conferenza stampa: ecco cosa è stato detto sul film con Mel Gibson.
Dragged Across Concrete | La Conferenza Stampa a Venezia 75
Ciao congratulazione a tutti, Vince ci parli di com’ lavorare con Mel Gibson? Craig, questo ha questa qualità epica, ci puoi parlare sulla tua ispirazione e cosa volevi fare col film e cosa vuol dire il titolo.
CRAIG ZAHLER: “Mi avvicino alle cose in termini di cosa io voglio vedere e di cosa sono fan. Sono molto interessato nel fare pezzi in cui la storia va, ma il mondo della storia è più grande di una semplice trama. In questo caso con questo insieme straordinario sono stato capace di costruire questo mondo più grande e mostrare dettagli delle vite dei personaggi, da dove vengono. Ho guardato Il Principe della Città probabilmente 20 volte quando ero bambino, quindi volevo fare qualcosa che volevo mostrasse personaggi diversi.”
VINCE VAUGHN: “Si ho lavorato con Mel in Hacksaw Ridge e ho lavorato con Craig in Brawl in Cell Block 99 e mi è venuta in mente una grande esperienza, mi ha parlato di quest’altro film e Mel ha raccomandato il personaggio che sto interpretando, ho parlato con Mel dicendogli di vedere Brawl, che questo tipo è tremendo ed è un grande filmmaker, Mel ha risposto con questo materiale e sia un incredibile filmmaker, ha una voce singolare, è diverso da coloro con cui ho lavorato. Lui sistema veramente la sua visione e la storia, riesce a trovare il compromesso tra le due ed è semplicemente nella maniera più inclusiva e fantastica, non in modo da sentirsi escluso, sa bene cosa vuole fare e sono contento di aver condiviso il set con questi due e collaborare in questo modo. Ci sono personaggi che hanno una storia e che rendono il lavoro più facile.”
È molto raro trovare un filmmaker che abbia una visione artistica completa, com’è stato lavorare con lui e cosa apprezzate della sua visione?
TORY KITTLES: “È l’originalità, in un mondo in cui tutte le persone cercano di tornare indietro con i successi del passato, il suo modo di proiettare le voci nel futuro. Quando ho letto lo script mi sono chiesto chi l’ha scritto, ho guardato e ho visto Bone Tomahawk, che è stato un film che ho adorato, è stata una di quelle cose che non potevo rifiutare. Ho cominciato a leggere veramente tardi la notte e non riuscivo a interrompere, ho finito tutto in una sola seduta, non è uno script breve. Sì era la cosa giusta, non ho avuto la possibilità di vedere Brawl, come tutti i grandi scrittori lui sa come trovare la sua strada, non può renderlo meglio perché è già così fatto bene che il meglio che puoi fare è toglierti di mezzo. Quando facevo il film non facevo altro che ricordarmi che questo è un gran materiale e dovevo semplicemente togliermi di mezzo.”
MICHAEL JAI WHITE: “Io ero un grande fan di Zahler, ho visto Bone Tomahauk e quando ho letto lo script gli ho chiesto ‘Sei sicuro che vuoi me per questo?’, sembrava un po’ diverso, non tipo le cose che di solito mi propongono. Lui mi ha detto al teleFono che in me ha visto qualcosa, ha visto in me come attore, ero molto spaventato, ma è stato bello per me essere diretto, tornare a recitare con qualcuno di una visione così pura è stato fantastico per me. Avere una visione così chiara ed essere parte di questo è un piacere per me, questo mi ha portato a farlo.”
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