Once Upon a Time in Hollywood, Michael Madsen “Non sarà come vi aspettate, volevo una parte diversa” | ESCLUSIVA

Michael Madsen ci parla in esclusiva del suo rapporto con Quentin Tarantino e del prossimo attesissimo “Once Upon a Time in Hollywood”.

Once Upon a Time in Hollywood” è uno dei film più attesi dell’anno, come d’altronde lo è qualsiasi nuovo film di Quentin Tarantino che è ormai di diritto nel gotha del cinema mondiale. Uno di quelli che lo conosce meglio è Michael Madsen, suo attore feticcio dai tempi de Le Iene e grande amico del cineasta. Abbiamo avuto proprio il piacere d’intervistare in esclusiva Michel Madsen che ci ha parlato del suo rapporto con l’amico, di come sta cambiando l’industria del cinema, ma soprattutto del suo ruolo e più in generale si “Once Upon a Time in Hollywood”.

Once Upon a Time in Hollywood” ci parla dell’industria del cinema negli anni ‘60, te che ricordi hai dell’industria di quando hai cominciato?

Quando ero giovane ho fatto il giudice per un festival cinematografico russo, ho visto una cosa come 40 film, molti erano talmente noiosi…ma tanti erano davvero interessanti, magnifici, pieni di valore, purtroppo però non sono stati mai visti. A volte non capivo come ragionasse l’industria dei film, adesso però sta cambiando. Bisognerebbe dare la possibilità ai più giovani, molti sono stati buttati fuori dalla porta, ma hanno provato a riaprirla con varie proposte interessanti. Anche a Quentin è accaduto questo”.

Partendo dalle Iene quanto sei cambiato e quanto è cambiato Quentin come regista, dato che avete fatto il percorso insieme?

In molti film ho fatto la parte del cattivo, ma non volevo più farlo,  volevo cambiare, volevo un ruolo più pacifico. Volevo interpretare il ragazzo perfetto, un ragazzo migliore, il ragazzo della porta accanto…volevo fare qualcosa di più speciale, meno violento. Non volevo davvero colpire le persone o dargli testate, mi sentivo a disagio, soprattutto a dare testate. Quentin è uno di quelli a cui non fu data la possibilità subito, però se ora guardiamo al valore dei suoi budget ci sentiamo così piccoli ed impotenti. Da prima però ad adesso, sono cambiate molte cose ora escono grandi film! Io e lui siamo grandi amici, e sono sempre stato molto interessato al suo migliorarsi come dimostrano gli ultimi The Hateful Eight e il prossimo Once Upon a Time in Hollywood che abbiamo fatto insieme”

Cosa dobbiamo aspettarci dal tuo ruolo in “Once Upon a Time in Hollywood”?

“Ovviamente ci sono delle cose che posso dire e delle cose che non posso dire. Però la gente si aspetta parli degli anni 60, solo e solamente degli anni 60, ma non sarà cosi. Qualcosa di simile alla tragedia di Roman Polansky(riferimento a “Rosemary’s Baby”), quando parla della gravidanza(che solitamente è una cosa magnifica) in modo così grottesco e terrificante, ma il film non parlerà solo e solamente di quello, come la gente ed i media si aspettano, sarà come una sorta di tv show western, descrivendo cosa davvero accadeva negli anni ‘60. Non c’è un ruolo preciso, ti faccio un esempio dove sono io nella scena della città si sta svolgendo uno western live show”.


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