Il mistero della casa del tempo: Recensione del fantasy family di Eli Roth con Cate Blanchett e Jack Black

Eli Roth confeziona una storia fantasy per tutta la famiglia con “Il mistero della casa del tempo” sfruttando la grande vena comedy di Cate Blanchett e Jack Black, non dimenticando anche aspetti più profondi. La nostra recensione in anteprima.

Il mistero nella casa del tempo è sicuramente una delle sorprese più belle della Festa del cinema di Roma, basti pensare che lo stesso Eli Roth quattro anni fa venne nella capitale quando era ancora un Festival Internazionale con The Green Inferno. Sicuramente gli stregoni Jack Black e Cate Blanchett sono meno inquietanti e più divertenti degli zombie cannibali. Un cast completato brillantemente dal giovanissimo Owen Vaccaro e dalla star di Twin Peaks Kyle MacLachlan.

La storia è tratta dal romanzo “La pendola magica” del 1973 e vuole essere un divertente film di intrattenimento, non rinunciando però a trattare aspetti più profondi come quello dell’amicizia e della famiglia. La stessa che perde il piccolo Lewis in un tragico incidente che lo porta ad andare a vivere nella bizzarra casa con gli orologi dello zio Jonhatan, alias Jack Black. Qui farà anche la conoscenza della vicina interpretata da una fantastica Cate Blanchett, che in realtà per lo zio è molto di più.
Il Mistero della Casa del Tempo non annoia mai e non si concentra soltanto sulla trama principale del salvataggio del mondo, ma è anche un modo per gli adolescenti di riflettere su tematiche di crescita importante con delle storie secondarie. La crescita di Lewis procede in parallelo con quella del film che assume caratteri più cupi, non rinunciando mai agli aspetti più divertenti. Un film di stampo molto Burtoniano, non solo per la stravagante casa che ricorda i ragazzi speciali di Miss Peregrine, ma soprattutto per la volontà di esaltare la diversità vedendo l’essere “strani” come un pregio. 

Il Mistero della Casa del Tempo, la magia dentro ognuno di noi


Cate Blanchett dopo la matrigna di Cenerentola e la Galadriel de il Signore degli Anelli ci regala una nuova interpretazione fantasy, ma il vero mattatore del film è Jack Black ormai garanzia assoluta nei ruoli comici più goffi. Il film sfiora soltanto il dramma della guerra e della deportazione con un dettaglio sul corpo di Cate Blanchett che per chi è in grado di notarlo trasforma il film, lo porta ad una svolta più oscura pur mantenendo dei toni adatti ad un’opera per la famiglia.
Il tema della magia che è dentro di noi per reagire torna costantemente più volte  in “Il Mistero della Casa del Tempo”, mentre quello del riscatto è forse quello definitivo in cui tutti i personaggi sembrano scuotersi e ritrovarsi gli uni grazie agli altri. Un esempio su come il cinema durante la stessa pellicola possa cambiare tono e tematiche con facilità, permettendo con il giusto dosaggio di arrivare ad un pubblico ampio senza impegnare troppo i più piccoli e permettendo anche ai grandi di non annoiarsi.

Se la stranezza rende tutto interessante, sicuramente Eli Roth ci ha stuzzicati abbastanza dal definire il suo “Il Mistero della casa del tempo” un buon modo per trascorrere meno di due ore in sala. Arriverà in Italia dal 31 ottobre 2018 distribuito da 01 Distribution.
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