Chicago Med 4×03 – Recensione: Quanto conta la vita di un paziente?

13/10/2018 di Redazione

Il terzo episodio di Chicago Med 4 è lacrime, dolore, rabbia, un colpo al cuore. E dall’altro lato, Will Halstead… Il re del mai una gioia.

Quando ho iniziato a guardare questo episodio di Chicago Med 4, non pensavo che le cose sarebbero andate in questo modo. Il cuore si è fermato per un attimo, e un attimo è il tempo che quel padre ha impiegato per sacrificare la sua vita per il suo bambino. Brian Tee ha dato vita al dolore e alla rabbia di Ethan Choi camminando lentamente verso quella sala operatoria. Sharon Goodwin ha dato vita ai nostri pensieri con poche parole, e un solo sguardo.
Chicago Med
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Questo nuovo episodio di Chicago Med 4 inizia con Jay e Will Halstead. E con loro finirà. Ancora una volta il Dr. Halstead indossa la corona del re del ‘mai una gioia‘ di Chicago Med. Dopo la morte del padre credevo avrebbero dato un po’ di tregua a questi due ragazzi, e invece… Siamo solo all’inizio.
Will e Jay sono al funerale del padre, e lo sguardo di Jay mi riporta al crossover, al dolore presente nei suoi occhi. Qualcosa si è spezzato in Jay e in questo episodio, il suo sguardo, ce ne ha dato la conferma. Will è accanto a Jay, Natalie è con loro. Che poi, dalla finzione alla realtà, è un cambio di posto (Jesse Lee Soffer conferma la relazione con Torrey DeVitto).
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Will ha bisogno di una sala per il matrimonio e la trova grazie ad un amico di suo padre. Un criminale che la Polizia e l’FBI stanno cercando di incastrare da anni. E adesso, anche lui è coinvolto. Sto cercando di pensare a quante volte è accaduto. Quanti momenti da “se ne cadono le braccia” ha dovuto affrontare Will in queste quasi quattro stagioni di Chicago Med? Ho perso il conto.
Jay ha avvertito suo fratello. Deve lasciar perdere qualsiasi cosa stia facendo. Ma ormai è già coinvolto e la tempesta è in arrivo in casa Halstead/Manning. La sola cosa positiva? Vedere Jay in giro per il Chicago Med.
E soffermiamoci solo per un momento sui nuovi acquisti del Chicago Med. Ce ne fosse uno buono. La biondina sarebbe da prendere a schiaffi nella speranza di riattivare il cervello, ma forse i neuroni si sono suicidati perché non riuscivano più a sopportarla. Quindi sarebbe inutile. Qualsiasi sia il credo di un essere umano, fino a quando sarà in grado di intendere e di volere, va rispettato. Anche contro il parere del medico.
Il Dr. Charles resta colui che osserva in silenzio, che capisce e coglie ciò che ad altri occhi sfugge. La dottoressa ha qualcosa da imparare. Per fortuna ci pensa il Dr. Charles.
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