Chicago Fire 7×19 – Recensione: Il cuore della Caserma 51

30/04/2019 di Redazione

Il 19esimo episodio di Chicago Fire 7 ci regala nuove emozioni e nuovi indizi per una coppia che sembra essere pronta a sbocciare.

Un episodio che mi ha tenuta incollata allo schermo, che mi ha regalato nuove emozioni e, forse, una coppia che non sapevo di voler vivere. Intanto, Kelly Severide resta ancora una volta a guardare mentre aiuta Stella a tornare accanto alla sua amica, e un uomo entra in Caserma armato. Insomma, il mix perfetto per un episodio di Chicago Fire.

Chicago Fire

Una tempesta e un bambino che si lega a Brett dal primo momento, mentre Casey resta sempre nei paraggi. Questo quello che accade nel nuovo episodio di Chicago Fire in cui Otis viene ferito e Stella rischia di la pelle nel tentativo di proteggere quel bambino. Un nuovo ed emozionante episodio non solo perché gli uomini e le donne della 51 ci ricordano qual è la forza della loro Caserma, ma anche e soprattutto per le relazioni che vediamo muoversi nel corso dell’episodio.

Un uomo viene accolto a braccia aperte dagli uomini di Wallace Boden. Ma solo alla fine dell’episodio i vigili del fuoco di Chicago scopriranno cosa realmente nasconde. E’ lui l’assassino di cui si parla in tv, è lui che sta cercando quel bambino per parlargli, o fargli del male. Per impedirgli di raccontare ciò che ha visto. Per nostra fortuna, quel bambino non poteva trovare un luogo più sicuro.

Chicago Fire

Chi entra nella Caserma 51 sa che sarà protetto fino all’ultimo istante. Ed è questo ciò che Cruz ricorda ad un Otis arrabbiato per essersi lasciato abbindolare da quell’uomo. Ma c’è un altro lato della medaglia da osservare: quel bambino è vivo, e lo deve solo agli uomini di Boden. Intanto, quelle relazioni di cui parlavamo.

Stella ha scoperto cosa ha portato Kelly ad allontanarsi, e sebbene sia sempre dalla parte del Girl Power, questa volta la lezioncina ce la potevamo risparmiare. “Kelly Severide si comporta sempre come Kelly Severide“. Questa frase ha leggermente stancato. Ormai la sentiamo anche quando non è vera. Il tenente ha aiutato Kidd a perdonare Foster. A vedere quell’amica che stava solo cercando di proteggerla. Non di ferirla, o di parlare per lei. Ma questo passa in secondo piano perché “sorella, ti guardo le spalle“. Va bene, benissimo. Niente di più bello. Adesso però rimettiamo insieme Kelly e Stella e smettiamola con questa storia del re del mai una gioia.

Chicago Fire

Andate a pagina due per la seconda parte della recensione

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