Monitoraggio Spallanzani: 12 persone ricoverate, 32 casi in osservazione di cui 20 asintomatici
31/01/2020 di Gianmichele Laino
Facciamo chiarezza sulle notizie che stanno rimbalzando in queste ore. Anzi, utilizziamo le fonti che arrivano direttamente dall’Istituto Lazzaro Spallanzani per chiarire quello che sta succedendo. Al momento, i casi accertati di coronavirus in Italia sono due. Si sta approfondendo il quadro clinico di una terza persone che sarebbe entrata in contatto con i due turisti cinesi contagiati. In tutto, però, in ospedale, sono ricoverate 12 persone che presentano sintomi simili a quelli del coronavirus.
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Spallanzani: 12 persone ricoverate con sintomi simili
Inoltre, ci sarebbero anche altri 20 pazienti asintomatici che hanno avuto contatti con la coppia affetta da coronavirus nei momenti immediatamente precedenti al loro ricovero in ospedale. Sempre secondo Giuseppe Ippolito dell’Istituto Lazzaro Spallanzani, nella settimana precedente al ricovero (i due turisti cinesi sono in Italia dal 23 gennaio) il contagio non era possibile, dal momento che in fase di incubazione il virus non si trasmetterebbe.
«Il Centro europeo ha pubblicato nuove stime confermando che la trasmissione è possibile solo quando si hanno sintomi – ha affermato Ippolito -: se i casi importanti, quelli positivi, sono identificati in stato precoce allora c’è un rischio da basso a bassissimo». Pertanto l’immediato riconoscimento dei sintomi della malattia potrebbe essere un altro fattore per la sua identificazione e per la sua conseguente limitazione.
Le indicazioni dello Spallanzani
La cosa importante, in questa fase, è evitare le discriminazioni nei confronti dei cittadini cinesi. In tanti, presenti in Italia, non hanno mai avuto contatti con la Cina, o non ne hanno avuti di recenti. Per quanto riguarda i turisti, invece, è opportuno evitare episodi come quello occorso in un bar di Roma, dove è stato affisso un cartello di divieto di accesso al locale, in virtù di presunte indicazioni da parte delle autorità internazionali riguardo al coronavirus.