Spadafora risponde a Cristiano Ronaldo: «Non sia bugiardo e arrogante»

Un nuovo capitolo (forse l'ultimo) della polemica a distanza tra il Ministro dello Sport e il calciatore della Juventus

16/10/2020 di Enzo Boldi

Alla fine sono volati gli stracci. Il ‘signore dall’Italia’ ha replicato all’accusa mossa in diretta su Instagram da CR7 con una nota consegnata all’agenzia Ansa. Il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora attacca Cristiano Ronaldo e conferma quando dichiarato nella giornata di giovedì sulla violazione del protocollo da parte dell’attaccante portoghese e di altri sei calciatori della Juventus che hanno risposto alla convocazione delle rispettive Nazionali (a parte Gianluigi Buffon, che era tornato a casa) senza ottenere le necessarie autorizzazioni. I bianconeri, infatti, erano in isolamento fiduciario dopo la positività di due membri dello staff dirigenziale e i sette nominativi erano stati ufficializzati dalla Asl locale (e su cui ora c’è un’indagine che potrebbe portare a una sanzione economica).

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«La notorietà e la bravura di certi calciatori non li autorizza ad essere arroganti – ha detto Vincenzo Spadafora in una nota inviata all’agenzia Ansa -, irrispettosi verso le istituzioni e a mentire: anzi, più si è noti più si dovrebbe avvertire la responsabilità di pensare prima di parlare e di dare il buon esempio». La frattura, dunque, è servita e sembra difficile, visti i toni del dibattito, che si possa ricucire. La miccia è scoppiata nel pomeriggio di ieri, quando il Ministro dello Sport, intervistato in radio da Gianni Minoli, aveva parlato della violazione del protocollo del campione lusitano. Non per il suo ritorno dopo la positività nel ritiro portoghese, ma per la sua partenza in direzione Lisbona senza attendere le autorizzazioni dell’autorità sanitaria

Spadafora attacca Cristiano Ronaldo dopo la sua accusa

«Non ho intenzione di proseguire all’infinito su questo tema: confermo quanto detto ieri relativamente all’abbandono dell’hotel di alcuni giocatori della Juventus, basandomi tra l’altro sulle comunicazioni della società alla Asl di Torino. Non interverrò più sul tema e rinnovo gli auguri di pronta guarigione a tutti i positivi». Si conclude così il pensiero del Ministro dello Sport per quello che, secondo le sue intenzioni, dovrebbe essere l’ultimo round si questa polemica.

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