La Lega rimandata (nuovamente) in geografia: secondo Salvini, Soverato è in provincia di Cosenza

La Lega e la geografia sembrano essere due rette parallele che si incontrano solamente all’infinito. E in questo lungo tragitto verso il punto di unione, si incappa in una valanga di errori e gaffe. Dopo manifesti e locandine sbagliate nel corso delle varie campagne elettorale degli ultimi 12 mesi, anche Matteo Salvini si è reso protagonista di uno scivolone social su questa materia sempre più sottovalutata, confondendo la provincia di Cosenza con quella di Catanzaro. Il tutto pochi minuti prima del suo comizio dal palco di Soverato, dove sono andate in scena anche alcune veementi proteste con tanto di atto vandalico di un giovane che ha guastato l’impianto audio facendo sospendere l’intervento del ministro dell’Interno per qualche minuto.

Era già successo con Sanremo nello scorso mese di maggio: invece di mettere sullo sfondo di un Salvini sorridente la Città dei Fiori, la Lega aveva utilizzato un’immagine di Mentone, cittadina francese al confine con l’Italia. Una gaffe che ha seguito a ruota quella del gennaio scorso, quando suoi manifesti elettorali del Carroccio in vista delle elezioni provinciali a Rieti, invece di inserire il simbolo del Lazio nel logo della Lega è stato messo quello dell’Umbria. Insomma, il rapporto con la geografia non è dei migliori.

Salvini a Soverato rimandato in geografia

Prima della correzione – con Soverato che è ‘tornata a essere’ provincia di Catanzaro dopo qualche minuto – sul profilo Facebook di Matteo Salvini si geolocalizzava Soverato in provincia di Cosenza. Eppure era lì, fisicamente, in quei minuti che hanno preceduto il suo comizio dal palco. Poi, dopo l’errore, la correzione.

La rivalità Cosenza – Catanzaro

Ovviamente, come ormai è prassi, quegli otto minuti intercorsi tra il post originale e la modifica con l’esatta provincia di Soverato, non sono rimasti inosservati agli occhi dei social e, andando a visualizzare la cronologie della modifiche di quel post Facebook, si può vedere come all’inizio ci fosse scritto «Cosenza» e non «Catanzaro».

Prima gli italiani, certo. Ma anche prima la geografia. Si tratta di un’inezia, ma se due indizi (Mentone e Rieti) fanno una prova, il terzo fa quasi una condanna certa. In Calabria (così come nel resto del Nostro Paese) confondere due cittadine rivali come Cosenza e Catanzaro è un qualcosa che provoca risentimento, come nel tifo calcistico.

(foto di copertina: ANSA/TONY VECE)

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