Sarà ancora smartworking per i dipendenti pubblici fino al 31 gennaio

Prorogato il regime attuale, il decreto della ministra Dadone

31/12/2020 di Redazione

Ci sarà una proroga dello smartworking fino al 31 gennaio per i dipendenti della pubblica amministrazione. Nel primo pomeriggio di oggi, il ministro della Pubblica Amministrazione Fabiana Dadone ha pubblicato il decreto ministeriale sulla Gazzetta Ufficiale che prevede l’estensione della misura. L’ultimo riferimento normativo per lo smartworking nella pubblica amministrazione, infatti, risaliva al Dm del 19 ottobre 2020, praticamente due mesi e mezzo fa. Adesso, con la situazione di emergenza che non è ancora rientrata, si è ritenuto necessario effettuare un nuovo spostamento in avanti della scadenza.

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Smartworking fino al 31 gennaio, cosa si prevede

La strada da seguire sembra essere quella del precedente provvedimento: ovvero lavoro agile nelle pubbliche amministrazioni almeno per il 50% dei dipendenti dei singoli uffici, promozione della possibilità di raggiungere percentuali anche più elevate di smartworking laddove possibile e laddove i mezzi a disposizione lo permettano, il tutto incidendo il meno possibile sull’accesso ai servizi da parte dei cittadini che dovessero rivolgersi alla pubblica amministrazione.

Il piano sullo smartworking – che procede in realtà anche abbastanza a singhiozzo, con il sistema di continue proroghe per tempi e orizzonti piuttosto brevi – non è mai in realtà completamente decollato, anche in virtù di alcune resistenze all’interno della pubblica amministrazione stessa. La ministra Dadone aveva addirittura pensato a una soluzione per cui, se dovessero registrarsi cali della produttività, allora il dipendente verrebbe escluso dallo smartworking. Un’idea su cui i sindacati avevano annunciato battaglia, vista la subordinazione della sicurezza del lavoratore alle logiche di produzione della pubblica amministrazione.

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