Sky multata per gli abbonamenti immutati nonostante lo stop al campionato

La decisione dell'Agcm

22/02/2021 di Redazione

L’autorità garante della concorrenza e del mercato ha stabilito per Sky una multa da due milioni di euro per quanto avvenuto lo scorso anno, in concomitanza con lo stop al campionato causato dalla pandemia di coronavirus. L’emittente, infatti, non ha rimodulato i prezzi dei propri abbonamenti, continuando a mantenere la stessa tariffa per i suoi clienti, nonostante l’offerta fosse notevolmente impoverita. Non solo: Sky multata anche per non aver reso alla portata di tutti il suo sconto coronavirus, una agevolazione per i clienti dei pacchetti Sky Calcio e Sky Sport relativa alla stagione in corso.

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Sky multata per non aver ridotto gli abbonamenti durante lo stop del campionato per coronavirus

Lo scorso anno, tra la fine di febbraio e l’inizio del mese di marzo, molte partite del campionato di Serie A erano state sospese a causa dell’elevato tasso di contagi nelle aree interessate dalla più violenta esplosione della pandemia. Successivamente, con il lockdown nazionale, il campionato di calcio è stato sospeso, salvo riprendere nel mese di giugno. Nel frattempo, i clienti di Sky che avevano registrato un abbonamento per tutta la stagione avevano chiesto a più riprese un rimborso per i mesi non coperti da eventi sportivi o, in alternativa, una rimodulazione del pacchetto di abbonamento.

Nessuna di queste richieste era stata accolta, mentre – successivamente – Sky aveva previsto uno sconto per i clienti (non valido, però, per coloro che nel frattempo avevano disdetto il proprio abbonamento) per la visione del Calcio e dello Sport nella stagione in corso. Secondo l’Agcm, tuttavia, la procedura per accedere a questo sconto non è stata trasparente, è stata resa difficoltosa dall’iter utile all’attivazione e, soprattutto, è stata “selettiva” per la clientela, che ne avrebbe potuto beneficiare solo ed esclusivamente attraverso la procedura web (e non anche attraverso altri canali).

Ennesima gatta da pelare per il gruppo Sky, già messo in difficoltà nella partita dei diritti televisivi per il triennio 2021-2024, sia a livello di trasmissione della Champions League, sia per quanto riguarda il campionato di Serie A. Nella partita dei diritti tv, infatti, si sono inseriti prima Amazon Prime e poi, in maniera più decisa rispetto ai precedenti due anni, Dazn.

Foto IPP/ imago/Imagebroker

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