Il sindaco leghista di Ovindoli minaccia Conte: «Durante la guerra saresti stato fucilato alle spalle»

Si continua a ripetere, invano, che la politica dovrebbe dare il buon esempio e stemperare i toni dialettici che poi, per un verso o per l’altro, fomentano il malcontento sulla gente che – proprio per queste diatribe – perde il senno e per mimesi non solo imita i suoi rappresentanti, ma rischia di fare ancora peggio. La politica, però, sembra esser diventata sorda e prosegue con questa guerra dialettica a suon di messaggi minatori via social (e non solo). È il caso di Simone Angelosante, un leghista Doc che nella vita ricopre ben due ruoli istituzionali: è sindaco di Ovindoli (cittadina in provincia de L’Aquila famosa per le sue piste da sci) e consigliere Regionale in Abruzzo.

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Qualche giorno fa, sulla sua bacheca Facebook è comparso un messaggio molto duro nei confronti del presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Si parla di Mes, l’ormai famoso Meccanismo Europeo di Stabilità su cui si sta sviluppando questa nuova fase di legittima campagna elettorale da parte delle opposizioni (ma anche da alcune frange della maggioranza). E Simone Angelosante, che ricordiamo ricoprire una carica molto importante, si è lasciato andare a un pensiero a tratti molto violento.

Simone Angelosante e la minaccia a Conte

«In sintesi l’Italia di Conte ha firmato senza autorizzazione del Parlamento sovrano, un trattato che serve alla Germania impegnando l’Italia a versare 125 miliardi che non potrà mai avere indietro – si conclude il suo breve post su Facebook in cui (non) spiega a grandi linee il funzionamento del Mes -. Questo si chiama ALTO TRADIMENTO agli interessi nazionali. In tempo di guerra era punito con la fucilazione alle spalle».

I richiami alla guerra e alla fucilazione di spalle

Toni tutt’altro che concilianti. Anzi: Simone Angelosante fa riferimento a guerre e fucilazioni alla spalle per alto tradimento. Quasi fosse un avvertimento al presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Il tutto senza spiegare esattamente cosa si contesta di queste modifiche al Mes. Solo per fare propaganda violenta e aizzare l’odio. Questa è, ormai, la politica e il suo infimo livello propagandistico.

(foto di copertina: da profilo Facebook del sindaco di Ovindoli e consigliere Regionale in Abruzzo)

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