Dall’abito islamico a «è incinta»: tutte le bufale su Silvia Romano

11/05/2020 di Enzo Boldi

Manca solo l’accusa di pandemia globale, poi su Silvia Romano si potrebbe chiudere il cerchio delle fake news. Da sabato pomeriggio, giorno in cui è stata annunciata la liberazione della giovane attivista milanese rapita in Kenya il 19 novembre del 2018, i social hanno dato il via a una competizione (evitabile) che ha come premio simbolico un bel calco in bronzo di una bufala. Perché sono tante le fake news che sono tornate a proliferare fin dalle prime ore del suo rilascio, per arrivare alle sue prime dichiarazioni e al suo ritorno a Roma. Da Silvia Romano incinta, a Silvia Romano con abiti islamici, fino a Silvia Romano rapita in Somalia (in realtà è accaduto in Kenya). Il solito teatrino a cui, purtroppo, siamo abituati da tempo.

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Tralasciando l’orrenda pagina degli insulti rivolti alla 24enne liberata, occorre concentrarsi su una serie di voci che sono iniziate a circolare sui social e che la stessa giovane ha già smentito nel suo interrogatorio a Roma con gli inquirenti. Silvia Romano incinta è una delle fake news più gettonate che circola sui social, coadiuvata da articoli di alcuni giornali (i soliti, senza stare qui a far nomi e cognomi) che poi, però, hanno magicamente cancellato l’articolo. Ma è rimasta traccia sui motori di ricerca.

Silvia Romano incinta e altre bufale

C’è chi, sui social, si diletta in sociologo e comportamentista, andando ad analizzare i gesti di Silvia Romano non appena atterrata all’aeroporto di Ciampino. Ricostruzioni frutto di fantasia – anche se il termine più adatto sarebbe ‘odio’ – che vengono accompagnate dalla notizia del pagamento del riscatto, vera questione che ha fatto sobbalzare dalla sedia chi, fino a qualche anno fa, gridava ‘E allora i Marò’. E sono gli stessi che parlano di ‘abito islamico’, come se ne esistesse uno: quello con cui è scesa dall’aereo, infatti, è un tipico indumento somalo, quindi non fa riferimento a una religione.

I commenti fantozziani

«Nel buio della sala correvano voci incontrollate e pazzesche. Si diceva che l’Italia stava vincendo per 20 a 0 e che aveva segnato anche Zoff di testa, su calcio d’angolo». Utilizziamo una citazione fantozziana (del film ‘Il secondo tragico Fantozzi), per descrivere quel che accade troppo spesso sui social network. Voci e commenti alla ricerca di chi la spari più grossa, come il caso di Silvia Romano incinta, sposata e che, anzi, avrebbe già partorito durante la sua detenzione tra Kenya e Somalia.

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