Sgarbi e la crociata contro la mascherina: «Non la metto la mascherina, mi fa male»

Vittorio Sgarbi continua la sua crociata contro le mascherine arrivando a far sospendere un’audizione Istruzione e Cultura alla Camera di Agostino Miozzo, coordinatore del comitato tecnico-scientifico. Il parlamentare del gruppo misto ha attaccato ripetutamente Miozzo, costringendo alla sospensione della seduta per qualche minuto. sulla questione è tornato anche a parlare alla Camera, mantenendo toni più adeguati ma comunque utilizzando un linguaggio non consono all’ambiente. In sostanza, per Sgarbi la mascherina non serve a niente se si mantiene il distanziamento sociale e il virus, dopo cento giorni, muore da solo.

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«La mascherina mi fa male, non la metto a distanza di sicurezza»

Vittorio Sgarbi ha ceduto all’ira, dando uno degli spettacoli a cui ormai ci ha abituati durante un’audizione alla Camera. Levandosi la mascherina e urlando di non poterla indossare, l’uomo ha iniziato ad attaccare verbalmente il coordinatore del comitato tecnico-scientifico che stava parlando e che continua a intimargli di tornare a mettere la mascherina prima di sospendere la seduta. «Non la metto la mascherina, mi fa male», afferma Sgarbi, «Borrelli capo della Protezione civile ha detto che lui non la mette se rispetta la distanza ed era il 3 aprile. Io sono a distanza e non la metto». Dalle immagini Sgarbi sembra essere effettivamente spostato rispetto al resto delle persone presenti, che invece indossano tutte le mascherine poiché non sedute a una distanza sufficiente le une dalle altre. Miozzo continua a parlare delle disposizioni della Camera ma Sgarbi, che ribadisce come non sia obbligatorio portarla se c’è la distanza di sicurezza, non gli dà minimamente retta. Rimane indubbio che in un posto chiuso, non potendo mantenere sempre la distanza di sicurezza, indossare la mascherina è quella precauzione in più che non fa male (se non sei Sgarbi).

Sgarbi sulla mascherina che serve per ammalarsi

Già in precedenza Sgarbi aveva affrontato la questione, parlando alla Camera e insistendo sul fatto che portare la mascherina non ha senso: «Quando lei parla dell’indice Rt, dice che è sotto la soglia. Lo è dal 15 marzo. Se il picco era in marzo, perché qui portiamo la mascherina dal 20 aprile?». Ancora: «È un pantomima, una finzione, non serve se non per contrarre il virus, se porti troppo la mascherina e bevi la tua stessa malattia». Sostiene poi che la curva di contagio si sarebbe piegata da sola, non grazie alle misure di contenimento, «un virus dopo cento giorni muore. Lo ha detto Zangrillo». Parla delle «scelte sbagliate contro i cittadini» e di una mascherina «che serve solo per contrarre il virus se tu indossi troppo la mascherina e ti bevi la tua stessa malattia». L’intervento si conclude accusando il governo di dire «solo balle».

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