Sgarbi attacca Di Maio con squallido gossip sulla sua vita privata

15/03/2018 di Redazione

«In realtà mi dispiace aver aggredito questo giovane, che tra l’altro è anche tenero e ha dei sentimenti così nobili. Recentemente ho scoperto che ha un fidanzato, Vincenzo Spadafora. Sono felice finalmente di avere un premier gay, così sereno e affettuoso e sorridente». È intervenuto così ieri sera Vittorio Sgarbi in tv, su Raidue, nel corso del programma ‘Quelli che dopo il tg’ condotto da Luca e Paolo e Mia Ceran.  Il parlamentare di Forza Italia ha scelto di attaccare il capo politico del M5S con rivelazioni sulla vita privata, non confermate, in modo davvero squallido.

Sgarbi in tv: «Ho scoperto che Di Maio ha un fidanzato, sono felice di avere un premier gay»

Sgarbi ha precisato di non aver indicato Di Maio come «gay» con accezione negativa. «È elogiativo – ha detto il neo deputato di Forza Italia -, io credo che essere omosessuale sia un elemento in più. Non mi pare che ci sia da vergognarsi di nulla. Abbiamo leggi che tutelano le coppie gay». Una giustificazione non richiesta, visto l’evidente intento di provocare un danno di immagine al capo politico del M5S, che l’ha letteralmente umiliato nel collegio uninominale di Acerra.  Una sorta di outing, senza alcuna base fattuale, con motivazioni  meramente politiche, probabilmente per recuperare con il gossip l’elettorato conservatore, perso sopratutto al Sud anche dal centrodestra verso il M5S. L’outing è diventato controverso, ma può essere compreso da parte della comunità LGBT, non certo da politici come Sgarbi.

 

Sgarbi a ‘Quelli che dopo il tg’ ha anche detto di non essersi pentito di insulti e parolacce rivolte a Di Maio nel corso della campagna elettorale: «Faccio teatro, domani inauguro il mio Michelangelo al Teatro Olimpico a Roma, e quindi recito spesso. Il mio modello è Carmelo Bene, il mio riferimento era Pasolini. Quello che faccio non è realtà ma una grande finzione». E ancora: «Se mi diverto al cesso, la cosa non può essere intesa se non come teatro, spettacolo, finzione. Se poi questi (gli esponenti M5S, ndr) passano dal ‘vaffanculo’ di Grillo, dal turpiloquio, alla castità verbale io non so cosa fare. Chi vede ‘120 giornate si Sodoma’ o legge i capitoli di ‘Petrolio’ vede delle cose tali che in confronto io sembro un’educanda».

(Immagine da video Rai / Quelli che dopo il tg)

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