Prima l’accusa al governo, poi l’invito ai cittadini a uscire di casa per andare a Codogno minimizzando i rischi dell’emergenza sanitaria legata al Covid-19. Alla fine è arrivato il passo indietro dopo la denuncia nei suoi confronti da parte del Patto per la Scienza. Ora, però, è un Vittorio Sgarbi contro Burioni. Il parlamentare, sindaco di Sutri e critico d’arte, ha chiesto – attraverso i suoi profili social – al PTS (Patto Trasversale per la Scienza) di riservare lo stesso trattamento anche al suo fondatore.
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Nel fare tutto questo, Vittorio Sgarbi allega al suo tweet un breve articolo dell’AdnKronos del 2 febbraio 2020. Nel pezzo si riporta una dichiarazione rilasciata da Roberto Burioni a Che Tempo Che Fa, la trasmissione in onda su Rai 3 e condotta da Fabio Fazio.
#coronavirus Il “Patto trasversale per la scienza” ha intenzione di denunciare anche il suo fondatore? https://t.co/6OIie2mgmB @RobertoBurioni @ilgiornale @Libero_official @pbecchi @Adnkronos @stampasgarbi @nino_ippolito
— Vittorio Sgarbi (@VittorioSgarbi) March 27, 2020
«In Italia il rischio è 0. Il virus non circola. Questo non avviene per caso: avviene perché si stanno prendendo delle precauzioni – aveva detto Roberto Burioni ospite di Fabio Fazio -. Questi allarmi continui non sono necessari: bisogna basarsi solo sui casi confermati ed è davvero odiosa questa discriminazione contro i cinesi e contro gli italiani di origine cinese. È una cosa barbara». Questa dichiarazione, secondo Vittorio Sgarbi, dovrebbe portare il Patto Trasversale per la Scienza – che nelle ultime settimane hanno denunciato anche la dottoressa Gismondo – a riservare lo stesso trattamento anche al suo fondatore.
Sgarbi contro Burioni, dunque. L’immunologo, divenuto uno dei pareri più ascoltati in questo periodo di emergenza sanitaria legata al Coronavirus, in quel 2 febbraio aveva parlato di rischio zero sottolineando che questo era dovuto alle prime precauzioni prese dall’Italia, come la sospensione dei voli dalla Cina presa il 31 gennaio. Il Coronavirus, però, è arrivato anche nel nostro Paese qualche settimana dopo. Insomma, la differenza tra quel che diceva Sgarbi e Burioni è evidente, comprese le tempistiche.
(foto di copertina: da Otto e Mezzo + Di Martedì)