Maria Rita Gismondo diffidata dagli scienziati: «Ha minimizzato la situazione senza prove scientifiche»

22/03/2020 di Enzo Boldi

Le dichiarazioni di Maria Rita Gismondo hanno provocato, fin dall’inizio dell’emergenza Coronavirus, molte reazioni. All’inizio la direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell’ospedale Sacco di Milano aveva provato a minimizzare il tutto dicendo che il Covid-19 non è altro che una banale influenza o poco più. Poi ha proseguito su questa linea di ottimismo spinto, fino alla giornata di sabato quando ha detto che l’epidemia potrebbe essere cambiata. Una serie di dichiarazioni che ha portato il PTS (Patto trasversale per la scienza) a diffidare la virologa.

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«Abbiamo inviato oggi una diffida legale alla Professoressa Maria Rita Gismondo per le gravi affermazioni ed esternazioni pubbliche sul coronavirus, volte a minimizzare la gravità della situazione e non basate su evidenze scientifiche – si legge nel comunicato a cui è allegato il testo della diffida legale -. L’Italia sta vivendo la più grave crisi dal dopoguerra a causa dell’emergenza coronavirus, che ha ucciso quasi 5.000 persone e portato le nostre strutture sanitarie in difficoltà, soprattutto nel Nord Italia. In questo momento tragico la responsabilità dei ricercatori, dei clinici e degli scienziati dovrebbe essere quella di informare con chiarezza e serietà la popolazione, senza allarmare e senza diffondere ipotesi o notizie non suffragate dai dati scientifici».

Le dichiarazioni di Maria Rita Gismondo

Maria Rita Gismondo è stata più volte ospite di trasmissioni e protagonista di interviste sulla carta stampata. Il PTS ha raccolto quattro dichiarazioni, ritenute molto gravi, dall’inizio dell’emergenza Coronavirus un Italia:

  • «È una follia questa emergenza, si è scambiata un’infezione appena più seria di un’influenza per una pandemia letale» (23.2.2020);
  • «Non voglio sminuire il coronavirus ma la sua problematica rimane appena superiore all’influenza stagionale» (1.3.2020);
  • «Tra poco il 60-70% della popolazione è positivo ma non dobbiamo preoccuparci» (13.3.2020);
  • «L’epidemia potrebbe esser mutata, sta succedendo qualcosa di strano» (21.3.2020).

La grave accusa del PTS

«Rischiano di turbare l’ordine pubblico, come previsto dall’art. 656 del codice penale (Pubblicazione o diffusione di notizie false, esagerate o tendenziose, atte a turbare l’ordine pubblico), se non supportate da evidenze scientifiche – si legge nel comunicato -. Il PTS chiede alla Professoressa Gismondo di rettificare immediatamente le Sue argomentazioni che potrebbero aver indotto ad una minimizzazione del problema coronavirus, nonostante le robuste evidenze della drammaticità della situazione e la invita ad astenersi dal diffondere notizie se non supportate da evidenze scientifiche».

(foto di copertina: da L’Aria che Tira, La7 + documento PTS)

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