Nell’ultimo anno, sexting e cybersex sono aumentati del 34% e del 6%

Le indagini sono state fatte dalla Fondazione Foresta che ha analizzato un campione di 5000 giovani 19enni

05/05/2021 di Gianmichele Laino

Un campione di 5mila studenti dell’ultimo anno delle scuole superiori rivela che, nell’ultimo periodo, si parla sempre di più di quella che potremmo definire sessualità contactless. È un dato di fatto, su cui ha senza dubbio influito la pandemia di coronavirus, che per lunghi periodi dell’anno ci ha impedito qualsiasi contatto sociale, qualsiasi possibilità di interazione di persona. La Fondazione Foresta Onlus di Padova, nell’ambito del suo progetto DigitPro, ha eseguito uno studio che – tra gli altri fattori – prende in esame anche una crescita esponenziale di sexting e cybersex negli ultimi 12 mesi.

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Sexting e Cybersex cresciuti tantissimo nell’ultimo anno

In una sezione dello studio, che ha preso in considerazione studenti delle scuole superiori del Veneto, della Campania e della Puglia, si affronta in maniera approfondita il tema del sexting e del cybersex. Nel primo caso stiamo parlando, da definizione, dell’invio di testi o immagini sessualmente esplicite tramite internet (quindi qualsiasi tipo di chat) o telefono cellulare. Nel secondo caso, invece, sempre da definizione, stiamo parlando di simulazione di rapporti sessuali da parte di due o più persone che, collegate tra loro sempre via internet, descrivono le proprie sensazioni seguite alle azioni descritte (prevalentemente, ma non solo, in maniera testuale).

Secondo l’indagine di Fondazione Foresta, i due fenomeni hanno subito un sensibile aumento tra i giovanissimi soltanto nell’ultimo anno. Il sexting è aumentato del 34%, mentre il cybersex del 6%. Cambiano gli atteggiamenti anche nei confronti della fruizione di pornografia online: sempre secondo lo studio, più del 30% delle ragazze ha dichiarato di collegarsi abitualmente a siti pornografici, rispetto al 15% del 2018-2019. Un incremento sensibile, mentre questo fenomeno – collegato ai ragazzi – resta sostanzialmente invariato.

Attenzione alla crescita di questi fenomeni

La conseguenza diretta dell’aumento di questi fenomeni – che da un lato cambiano le abitudini sessuali e individuano una nuova sensibilità da questo punto di vista per i giovani – ha anche un’altra faccia della medaglia. L’incremento di sexting e di cybersex è direttamente collegata anche una maggiore frequenza di atti di cyberbullismo, il cui aumento si quantifica in più del 40% per le ragazze e nel 25% per i ragazzi.

Nell’ultimo anno, infatti, queste storie hanno avuto anche maggior spazio di rilevanza sulle testate che si sono occupate del tema: prendendo visione di questi dati, occorre un’analisi critica dei fenomeni. Bisognerebbe spiegare ai ragazzi le possibili conseguenze di queste pratiche anche nel lungo periodo: statisticamente aumenta la possibilità di circolazione non autorizzata di immagini strettamente personali, sia foto, sia video. La fiducia nel partner potrebbe non bastare a mettere un argine a questa situazione: occorrerebbe una protezione maggiore.

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