Se frazioni i pagamenti per avere il super Cashback, Lega e Forza Italia ti guardano

L'obiettivo degli utenti è quello di accumulare più operazioni per ottenere il super bonus da 1500 euro

24/02/2021 di Redazione

Vigilare, vigilare, vigilare. Sembra esserci solo una parola d’ordine, ormai, che arriva da ex partiti di minoranza (ora insieme al governo, da quando ha giurato l’esecutivo composto da Mario Draghi), relativa alla misura del cashback di stato. In modo particolare, l’obiettivo dichiarato degli ultimi giorni è quello della prassi, diventata ormai abbastanza consuetudinaria, di separare i pagamenti cashback per farne risultare di più nell’elenco dell’app e – di conseguenza – entrare nel novero dei 100mila cittadini che otterranno – dopo il mese di giugno – il super rimborso una tantum da 1500 euro. Lega e Forza Italia sono sul piede di guerra su questo e su altri punti di vista relativi alla misura del cashback.

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Separare i pagamenti cashback, la crociata della Lega

Anna Maria Bernini, che è presidente dei senatori di Forza Italia, ha già chiesto più volte lo stop del SuperCashback e – con lei – ci sono diversi esponenti leghisti in pressing, soprattutto in commissione Finanza, per chiedere al governo di rivedere il meccanismo di distribuzione dei fondi destinati al cashback.

In realtà, il frazionamento delle operazioni per avere maggiori possibilità di entrare nei primi 100mila (l’app presenta anche una classifica aggiornata in maniera abbastanza veloce e realistica della situazione) è cosa nota anche a chi ha progettato il sistema del cashback e tutta l’infrastruttura del database che raccoglie i movimenti con moneta elettronica. Tesoro e PagoPa – che sono responsabili del trattamento dei dati degli utenti – potrebbero segnalare, viste le informazioni raccolte fino a questo momento, le persone che hanno realizzato operazioni anomale (l’approvvigionamento, ad esempio, allo stesso distributore di benzina per cifre irrisorie ripetuto decine di volte).

Tuttavia, il cambio di governo – al momento – blocca qualsiasi tipologia di soluzione che resta sub judice da questo punto di vista. Le nuove forze di maggioranza, insomma, continueranno a fare pressing: c’è tempo fino al mese di giugno, quando la prima tranche dell’operazione cashback 2021 terminerà. Sarà quello l’orizzonte per stabilire il da farsi. Al momento, valga il monito: continuare a sfruttare il cashback frazionando i pagamenti potrebbe essere un problema se si trovasse il modo di cambiare le regole del gioco.

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