Senaldi dice che anche il Coronavirus si è accorto che Nord e Sud stanno meglio se separati | VIDEO
05/06/2020 di Enzo Boldi
Il Coronavirus ha colpito più il Nord che il Sud Italia. Questo è un dato di fatto. Negli ultimi mesi sono state fatte molte teorie riguardo l’incidenza del virus tra le varie zone del nostro Paese: si è parlato di fattori ambientali – come l’inquinamento – e di decisioni, come la chiusura delle cosiddette zone rosse che avrebbe permesso ai contagi di non diffondersi su tutto lo Stivale. Secondo Pietro Senaldi, direttore responsabile di Libero Quotidiano, invece è stato il virus ad accorgersi della separazione (non solo fisica) tra Settentrione e Meridione.
LEGGI ANCHE > Senaldi dice che Conte ha dato agli italiani «una buona scusa per stare a casa e lavorare poco» | VIDEO
«Io penso che il Nord e il Sud siano come quelle coppie che quando stanno insieme litigano come pazzi e, forse, vanno più d’accordo quando si separano – ha detto Pietro Senaldi scoppiando in una risata al termine di questo pensiero -. Credo che alla fine quello che è emerso è che questo Paese non è unito, al di là del coronavirus». Nello studio di Dritto e Rovescio, il programma di Paolo Del Debbio in onda il giovedì sera su Rete 4, si stava parlando della Regione Lombardia che, forse, poteva rimanere chiusa per qualche altro giorno in attesa di dati epidemiologici migliori.
“Quello che è emerso è che questo Paese non è unito, forse l’ha capito anche il #coronavirus“@PSenaldi a #Drittoerovescio pic.twitter.com/QRfrq1UKhr
— Dritto e rovescio (@Drittorovescio_) June 4, 2020
Senaldi, il Nord e il Sud divisi e il Coronavirus che se ne è accorto
Il direttore di Libero ha poi proseguito il suo pensiero con un inciso: «E forse lo ha capito anche il Coronavirus che si è accanito solo contro una parte, preservando l’altra. Perché, evidentemente, perfino per il Covid siamo due Paesi diversi». Insomma, il virus si sarebbe accorto – secondo confini fisici non delineati – che l’Italia è un Paese diviso tra Nord e Sud, secondo Pietro Senaldi.
(foto di copertina: da Dritto e Rovescio, Rete 4)