La risposta di Selvaggia Lucarelli al deferimento dell’Odg Lombardia
08/07/2020 di Ilaria Roncone
Selvaggia Lucarelli deferita dal Consiglio disciplinare dell’ordine dei giornalisti della Lombardia è una vicenda che fa già discutere, con la diretta interessata che ha confermato sui suoi profili social l’ufficialità della notizia sottolineandone – in maniera ironica – la genialità. Nel suo tweet di recap della vicenda la Lucarelli ripercorre quanto accaduto confermando il deferimento e ironizzando sul fatto che siano stati i siti della Lega a sfruttare per primi l’immagine del figlio nel modo che viene a lei contestato.
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Selvaggia Lucarelli deferita dall’Odg Lombardia
Quindi: mio figlio dice la sua a Salvini, senza che nessuno sappia chi è. La polizia lo costringe a dire nome e cognome di fronte e telecamere e 100 persone. Alcun siti e la Lega pubblicano nome e video. Io solo DOPO spiego cosa è successo e vengo deferita dall’odg. Geniale.
— Selvaggia Lucarelli (@stanzaselvaggia) July 7, 2020
Nel suo tweet sulla questione deferimento Selvaggia Lucarelli, la giornalista ripercorre cronologicamente quanto accaduto: le parole del figlio, l’intervento della polizia che lo costringe a fornire le generalità davanti a telecamere e un centinaio di persone, la Lega che pubblica i video, l’intervento della giornalista per chiarire quanto accaduto e il conseguente deferimento.
L’insensatezza del provvediemento
Selvaggia Lucarelli è intervenuta rispetto al video Leon Pappalardo Salvini solo in un secondo momento, una volta che il 15enne è stato fermato dalla Polizia per essere identificato. Come avevamo già sottolineato, inoltre, Matteo Salvini risulta essere ancora iscritto all’Ordine dei giornalisti, il che significa che la nota esposizione mediatica dei figli – quello che viene contestato alla Lucarelli – è prassi abituale per il leader della Lega. Un due pesi e due misure da parte del Consiglio disciplinare dell’Odg lombardo che la Lucarelli non poteva certo mancare di sottolineare.