Alla fine Pescara concede la cittadinanza onoraria a Liliana Segre

12/11/2019 di Enzo Boldi

Le polemiche, definite strumentali, hanno poi portato all’unica soluzione possibile: Liliana Segre sarà proclamata cittadina onoraria di Pescara, come proposto attraverso una mozione dal Centrosinistra (minoranza nel comune Abruzzese). Nei giorni scorsi si era accesso un intenso dibattito sul no da parte del Centrodestra a questa proposta, utilizzando come motivazione il fatto che la senatrice a vita non avesse alcuna origine nella città adriatica. Il polverone che si è alzato, adesso, ha portato a questa sacrosanta decisione.

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Il conferimento avverrà il prossimo 27 gennaio, il giorno della Memoria. Non si tratta di un riconoscimento singolo e destinato unicamente a Liliana Segre. Saranno coinvolti, infatti, tutti i sopravvissuti ai campi di concentramento, l’Unione delle Comunità ebraiche in Italia (Ucei) e la Brigata Ebraica. Una soluzione che si poteva trovare immediatamente, senza tirare avanti la vicenda arrampicandosi su specchi scivolosi. 

Liliana Segre cittadina onoraria di Pescara

Adesso l’accordo della maggioranza di centrodestra guidata dal sindaco di Pescara Carlo Masci che nei giorni scorsi aveva escluso la possibilità del conferimento a Liliana Segre per via della mancanza di un legame con il territorio. Prerogative che ora, a quattro giorni di distanza, sono state trovate e l’iter è stato approvato in attesa della consegna del prossimo 27 gennaio.

La proposta del centrosinistra all’indomani della scorta

La proposta di conferire un riconoscimento simbolico come la cittadinanza onoraria di Pescara a Liliana Segre era arrivata consigliera comunale Marinella Sclocco (Centrosinistra). Una mossa per far sentire la vicinanza della città alla senatrice a vita più volte minacciata. A caldo, la maggioranza di centrodestra rifiutò in blocco questa mozione. Adesso, dopo giorni in cui si sta tentando di svelenire l’aria attorno a questa vicenda, ecco il passo indietro e la decisione più saggia possibile.

(foto di copertina: ANSA / MATTEO BAZZI)

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