Dai furti d’identità alle false segnalazioni sul copyright su Meta

Una storia che racconta quel che sta accadendo a molte persone, con chi gestisce le piattaforme social che guarda con passività e automatismo

01/06/2024 di Redazione Giornalettismo

La tutela del diritto d’autore sui social network è uno degli elementi che è stato al centro delle discussioni politiche europee, con l’approvazioni di direttive ad hoc per uniformare il sistema e consentire alle persone di rivendicarlo anche all’interno di un ecosistema complesso come quello delle piattaforme. Forse, però, la questione del controllo delle segnalazione sulle violazioni del copyright è stato sottovalutato da Meta che ha messo in piedi – per Facebook e Instagram – un sistema automatizzato dal funzionamento controverso.

Segnalazioni violazione copyright Meta, la denuncia

Abbiamo raccontato la storia di un nostro lettore che ci ha raccontato quel che è accaduto a una pagina da 1,6 milioni di euro che gestisce da oltre un anno. Una pagina rimasta bloccata per molte settimane a causa di continue richieste di rimozione di contenuti a causa di presunte violazioni della proprietà intellettuale di frasi e citazioni. Il sistema automatizzato di Facebook (che è lo stesso di Instagram) ha dato per scontato che quelle segnalazioni fossero reali. In realtà, si trattava di contestazioni mosse da una serie di account fake basati su indirizzi mail falsi creati ad hoc per arrecare danno non solo alla sua pagina, ma anche a molte altre. E Meta, non prevedendo un controllo “umano”, ha avallato questo dolo protratto consapevolmente da chi ha messo in piedi questo schema.

E non c’è solo la penalizzazione di pagine “innocenti” per presunta violazione del copyright. C’è anche il tema del furto d’identità social. Molti dei nomi che hanno inviato quelle contestazioni non ne sapevano nulla. Qualcuno ha creato dei falsi account e delle false mail a loro nome per portare avanti questo perverso gioco e penalizzare altre pagine. Meta non ha fatto nulla per evitare ciò, se non rispondere compulsivamente con risposte automatizzate e standard.

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