OpenAI ha ingannato gli investitori?
Questo è il punto di partenza di un'indagine avviata dalla SEC in merito al licenziamento (poi rientrato) di Sam Altman a novembre
04/03/2024 di Enzo Boldi
Altri guai in vista per l’azienda di Sam Altman. Parallelamente alla causa intentata da Elon Musk nei confronti dell’azienda di San Francisco, c’è un’altra vicenda che fa tremare i polsi tra i vertici della stessa società nata nel 2015. La SEC americana – potremmo definirla l’equivalente della Consob italiana – ha deciso di avviare un’indagine contro OpenAI. Le accuse di partenza sono piuttosto fumose e rientrano nella categoria dello “standard”, ma il tema è comunque molto delicato, tirando in ballo la trasparenza nelle comunicazioni precedenti e successive al licenziamento (poi rientrato) di Sam Altman del novembre scorso.
LEGGI ANCHE > L’AGI e il contratto di licenza tra OpenAI e Microsoft
Piccola premesse necessaria: la SEC (la Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti) è solita aprire indagini di questo tipo. Soprattutto se si parla di trasparenza nelle comunicazioni. Nella maggior parte dei casi, come storia insegna, questi approfondimenti si eventuali violazioni si chiudono con un nulla di fatto e senza portare a precisi e determinati atti di accusa. Potremmo, dunque, parlare del più classico degli “atti dovuti”. Questa vicenda, però, assume dei contorni differenti a causa di una serie di coincidenze temporali: la notizia è stata resa pubblica proprio negli stessi giorni in cui Elon Musk ha intentato causa contro OpenAI.
SEC contro OpenAI, l’indagine sul licenziamento di Altman
Detto ciò, proviamo a spiegare i motivi dell’indagine aperta dalla SEC contro OpenAI (come rivelato dal Wall Street Journal), partendo da ciò che accadde nel mese di novembre. Sam Altman venne, infatti, sollevato dall’incarico di CEO dell’azienda dopo esser stato sfiduciato dalla maggior parte dei componenti del board. Di fatto, venne licenziato. Poi, nel giro di meno di due settimane, la situazione rientrò: Altman (che nel frattempo aveva strappato un contratto con Microsoft, che da tempo viaggia a braccetto con OpenAI) è stato riassunto tornando a occupare il suo posto sulla poltrona di amministratore delegato dell’azienda. E proprio tutto questo turbinio di eventi ha portato la Securities and Exchange Commission americana ad accendere un faro sull’accaduto.
Cosa sta succedendo?
L’ente regolatore americano dei mercati finanziari, ha deciso di aprire un’indagine per verificare se gli investitori siano stati ingannati da alcune incongruenze nelle comunicazioni interne. Si parte dalla decisione, improvvisa, di sollevare il CEO dal suo incarico, per poi passare all’accusa mossa dalla maggioranza nel board per giustificare quella decisione: Altman era stato accusato di non essere stato costantemente sincero nelle sue comunicazioni. Di cosa si parla? La SEC sta raccogliendo testimonianze – all’interno degli investitori – per capire se questi ultimi siano stati – di fatto – vittime di comunicazioni poco trasparenti, omissioni o distorsioni. Dunque, potremmo sintetizzare l’azione (dovuta) della SEC contro OpenAI con due punti:
- Capire se Sam Altman abbia realmente (come sosteneva la maggioranza nel board) nascosto (o distorto) alcune o molte informazioni importanti agli investitori, anche legate allo sviluppo delle tecnologie e alle prospettive finanziarie
- Verificare se OpenAI abbia divulgato tempestivamente e correttamente agli investitori le informazioni relative al licenziamento di Altman.
Due punti di vista differenti che arrivano in un periodo storico molto importante per il futuro dell’azienda di San Francisco: da una parte le accuse (e la causa) mosse da Elon Musk; dall’altra le nuove nomine per comporre un nuovo board aziendale.