La proroga della chiusura delle scuole e le ipotesi sull’esame di maturità

Le parole del presidente Giuseppe Conte hanno lasciato presagire una proroga della chiusura delle attività scolastiche, attualmente in vigore fino al 3 aprile. Una nuova data limite non è stata indicata, ma in queste ore la domanda «scuole chiuse fino a quando» è quella che gli studenti e i docenti di tutta Italia si stanno ponendo. Occorre immediatamente sottolineare che, almeno a stretto giro, non sono state segnalate date concrete e, probabilmente, l’estensione della chiusura verrà comunicata soltanto in prossimità della scadenza del precedente dpcm (a ridosso, cioè, del 3 aprile).

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Scuole chiuse fino a quando, le possibili date della proroga

Pertanto, tutte le ipotesi che circolano in questi giorni (una possibile chiusura fino al 9 giugno, riconoscibile perché comunicata con la grafica fake del Corriere della Sera, ma anche una chiusura fino al 2 maggio presentata con una grafica fake del sito di Repubblica) sono da considerarsi notizie non verificate, vere e proprie bufale in determinati casi. Si possono soltanto analizzare gli elementi che abbiamo a disposizione fino a questo momento. Ovvero, il parere del comitato scientifico che sta supportando il governo in alcune decisioni relative alla salute pubblica. Inizialmente, da più parti era stato sottolineato come una chiusura delle scuole potesse avere senso per un periodo non inferiore ai 60 giorni. Verosimile che, dopo le parole del presidente del Consiglio Giuseppe Conte sulla proroga delle chiusure, si possa andare in una direzione molto vicina a questa indicazione.

Ovviamente, questa soluzione comprometterebbe il normale svolgimento delle attività scolastiche e il completamento dei programmi didattici. Ma il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina ha più volte sottolineato che nessuno perderà l’anno, che studierà delle soluzioni adatte e che, anzi, ha già in mente le modalità con cui si andrà ad affrontare l’esame di maturità. Da questo punto di vista, possiamo già segnalare alcuni provvedimenti che saranno presi per la maturità 2020, ovvero quelli di escludere dal giudizio finale il periodo di alternanza scuola-lavoro (impossibile da completare vista l’emergenza) e le prove Invalsi che non rientreranno nella valutazione.

Scuole chiuse fino a quando, le ipotesi sugli esami di maturità

Oggi, il quotidiano La Repubblica riportava anche un’altra possibile indiscrezione sul prossimo esame di maturità: quella cioè di prevedere una procedura più snella, che possa fare a meno dei commissari esterni. Gli alunni, dunque, potrebbero essere giudicati esclusivamente dai loro docenti che li hanno accompagnati fin qui nell’anno scolastico. Un modo per esprimere un giudizio molto più aderente al percorso di studi storico degli alunni e meno vincolato alla singola prestazione nei giorni dell’esame. Ma – lo si ribadisce per evitare pericolose fughe in avanti – al momento si tratta soltanto di una delle tante ipotesi al vaglio del ministero di Viale Trastevere.

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