Scontri a Parigi, Polanski vince ai Cesar tra le proteste

La giornata dei premi Cesar, gli Oscar del cinema francese, sarebbe dovuto essere un momento di grande gioia ma in realtà è stata caratterizzata dalle tensioni con diversi scontri a Parigi. Al centro delle polemiche la candidatura, con successiva vittoria come miglior regista, di Roman Polanski per il suo L’Ufficiale e la Spia. Negli scorsi giorni iil regista aveva annunciato che non sarebbe stato presente in sala per evitare in linciaggio mediatico delle femministe, ma questo non ha evitato gli scontri a Parigi tra i gruppi di protesta è la polizia.

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Scontri a Parigi, la Haenel se ne va dalla sala

Fuori dalla Salle Pleyel, infatti, si sono accesi gli scontri a Parigi tra la polizia e un gruppo

di manifestanti che armati di fumogeni hanno provato a forzare l’ingresso del teatro gridando slogan contro Polanski. Per solidarietà al regista nessun membro del film L’ufficiale e la spia era presente in sala durante l’assegnazione dei premi Cesar. Al momento della proclamazione di Roman Polanski si sono alzate grida e proteste da parte della sala, in particolare da  Adele Haenel, l’attrice diventata simbolo del nuovo “metoo” francese, che ha abbandonato la sala urlando.

https://twitter.com/unxfilm/status/1233682179827343360?s=20

Roman Polanksi, 86 anni, è da anni ricercato dalla giustizia americana per un processo con l’accusa di stupro iniziato nel 1977, ma da tempo ha trovato asilo in Francia. Il regista non può lasciare il paese e per questo motivo non ha ritirato neppure il Leone d’Argento vinto all’ultima Mostra del Cinema di Venezia. Recentemente però anche la Francia ha cambiato idea su di lui, dato che la fotografa francese Valentine Monnier lo ha accusato di violenza sessuale che sarebbe stata perpetrata in Svizzera nel 1975, da qui il triste scenario con gli scontri a Parigi di ieri sera.

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