Roman Polanski non sarà ai César per il film co-prodotto con l’Italia
27/02/2020 di Thomas Cardinali
Il regista Roman Polanski non parteciperà ai prossimi premi César in programma domani sera a Parigi, nonostante il suo ultimo meraviglioso lavoro L’ufficiale e la spia, abbia ottenuto ben 12 nomination. Lo ha dichiarato lo stesso cineasta vincitore dell’ultimo Gran Premio della Giuria alla Mostra di Venezia all’agenzia France Presse:
“Per diversi giorni la gente mi ha chiesto se sarei andato o meno alla cerimonia. La vera domanda da porsi è un’altra: come potrei? Le attiviste minacciano un linciaggio pubblico. Ci saranno manifestazioni, qualcuno pianifica una piattaforma… Promette di sembrare più un simposio che una celebrazione del cinema fatta per premiare i suoi più grandi talenti.”
La decisione di Roman Polanski, in effetti, non giunge inaspettata viste le accuse che continuano a piovergli addosso dal mondo del cinema. All’inizio di questo mese un gruppo di nove associazioni femministe ha invitato i membri dell’Académie des Arts et Techniques du Cinéma a non votare per il film e ha per l’appunto annunciato una mobilitazione per la giornata della premiazione.
Roman Polanski ha vissuto per decenni in Francia protetto dalla Repubblica Francese dopo dopo essere fuggito dagli Stati Uniti prima della condanna per violenza sessuale su una minorenne avvenuta in passato. Ultimamente però la sua figura e meno amata anche Oltre Alpe dato che ha subito accuse anche dall’attrice francese Valentine Monnier.
Il film L’ufficiale e la spia è una co-produzione tra Italia e Francia dato che conta anche sulla produzione di Rai Cinema e di Eliseo Cinema di Luca Barbareschi, ma per ovvi motivi è stato snobbato dagli Oscar americani.