E anche le Sardine si scindono (a loro insaputa)

04/02/2020 di Enzo Boldi

Non sono (ancora) un partito politico, ma le beghe interne riportano a similitudini dem. Ed ecco che, nella tarda serata di lunedì, come accaduto per il Partito Democratico nel recente passato, arriva la scissione Sardine con uno dei leader del movimento romano – Stephen Ogongo – che sui social ha rilasciato un comunicato al vetriolo nei confronti dei suoi ‘pari-grado’ bolognesi. Nel mirino c’è la tanto contestata foto con Luciano Benetton al ‘centro di formazione per giovani comunicatori’ di Fabrica. Poche ore dopo, però, arriva la smentita e l’operazione viene definita quasi come il colpo di teatro di un solo uomo che ha agito ‘all’insaputa’ del gruppo capitolino.

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A far emergere la scissione Sardine è stato un comunicato rilasciato e pubblicato da Stephen Ogongo sulla pagina Facebook Sardine di Roma. «L’incontro che i fondatori delle Sardine hanno avuto con Luciano Benetton è stato sbagliato, inopportuno – si legge sulla pagina social, con la tanto contestata fotografia annessa al post -. Un errore politico ingiustificabile, ma solo l’ultimo degli errori che Mattia Santori, Roberto Morotti, Giulia Trappoloni e Andrea Garreffa hanno commesso nelle ultime settimane».

Scissione Sardine, il messaggio di Ogongo

L’attacco ai leader bolognesi, padri fondatori del movimento 6000 Sardine, prosegue con l’annuncio della scissione da parte di Stephen Ogongo: «Da questo momento le Sardine di Roma non fanno più riferimento ai 4 fondatori di Bologna né alla struttura che stanno creando. Le Sardine di Roma ripartono da quei valori che hanno fatto della manifestazione di Piazza San Giovanni la più grande e la più partecipata delle sardine: uguaglianza, libertà, giustizia sociale. Affiancarsi agli squali, o diventare come loro, non ci rafforza ma ci indebolisce, ci rende prede inconsapevoli».

A loro insaputa

Insomma, la scissione Sardine sembra essere consumata. Come accadde prima della manifestazione di piazza San Giovanni, però, ecco che arriva la smentita – o, per dirla meglio, l’accusa – dello stesso movimento a Stephen Ogongo che, già all’epoca, finì nel mezzo delle polemiche per aver aperto la piazza anche agli estremisti di destra di CasaPound. E con un altro comunicato social, il movimento nato a Bologna accusa il coordinatore capitolino di aver provato la via ‘dell’uomo solo al comando’ che, dopo aver rimosso tutti i leader emiliani dalla pagina romana delle Sardine, ha pubblicato quel post che annuncia la scissione.

«Le sardine di Roma si dissociano completamente da quanto scritto da Ogongo, che ha agito in solitaria ed esprime unicamente il suo pensiero – si legge nella nota -. I ragazzi del gruppo romano sono sconcertati ma uniti più che mai. Consapevoli del lavoro svolto finora e convinti di poter andare avanti nel rispetto di quei valori che hanno ornato le nostre piazze per il bene di tutti».

(foto di copertina: da pagina Facebook Sardine di Roma)

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