Schiavitù, minacce e truffe digitali: la rete di scammer tra Thailandia e Myanmar

Un'inchiesta della CNN ha portato alla scoperta di un'organizzazione criminale che è riuscita a sottrarre miliardi di dollari ai cittadini americani

03/01/2024 di Enzo Boldi

Hanno sfruttato la guerra civile iniziata con il golpe del febbraio del 2021. Hanno sfruttato i timori dei cittadini e la loro buona fede, organizzando una truffa nella truffa in grado di alimentare la loro attività criminale. Per farlo hanno creato dei veri e propri “posti di lavoro”, all’interno di strutture al confine tra il Myanmar e la Thailandia. Una piramide che vede carnefici, vittime costrette a diventare carnefici e truffati. La grande rete di scammer cinesi, all’interno di un’organizzazione che nel corso del tempo ha assunto una struttura incredibilmente grande, è stata scoperta da un’inchiesta della CNN.

LEGGI ANCHE > Cosa significa scammer? La truffa, anche sentimentale, corre sui social

La storia parte da un uomo, truffato in due occasioni consecutive. Tutto è partito da un messaggio Whatsapp che segue tutti i crismi dello scam: una donna cino-americana (che in realtà non esiste) contatta la vittima spacciandosi per una vecchia compagna di scuola. Il truffato, all’inizio, dice di non ricordarsi di lei, ma alla fine la conversazione prosegue per settimane che diventano mesi. Lui, la vittima, racconta alla scammer la sua vita, le sue difficoltà e la malattia per il padre. E, sfruttando questa situazione, il truffatore gli propone di investire in criptovaluta. E per farlo gli invia un link per scaricare un’app. Applicazione che, poi, si rivelerà fake. L’uomo investe migliaia e migliaia di dollari e il guadagno sembra essere enorme, fino a quando tutto scompare: dal conto all’app, arrivando ai soldi investiti e a quelli “guadagnati”. Nel frattempo il padre della vittima muore e anche questo dolore viene sfruttato dai truffatori: per cercare di recuperare quanto perso, la vittima viene convinta a ripetere quell’operazione iniziata mesi prima, ma con un’altra app. Poi, però, tutto sparisce di nuovo. E, questa volta, anche la presunta ex compagna di scuola.

Scammer cinesi, l’organizzazione criminale di truffatori

L’inchiesta della CNN parte proprio da questa storia e poi va a insinuarsi all’interno dell’organizzazione di scammer cinesi attraverso le testimonianze di una di quelle vittime diventate carnefici. Un giovane che, per sfuggire alle violenze in Myanmar, risponde a un annuncio di lavoro che, in realtà, non era altro che l’inizio di una schiavitù. L’uomo, infatti, viene portato in uno di questi enormi edifici dove ci sono stanze piene di pc e di altre persone a “lavoro”. Ma di che lavoro si trattava? Spacciarsi per altri e condurre truffe digitali per sottrarre soldi alle potenziali vittime telematiche. E non si poteva dire no: lui stesso all’inizio si era rifiutato, prima di essere chiuso in una cella per tre giorni.

Insomma, una situazione da sopravvivere o morire. E lui, ovviamente, ha scelto di sopravvivere. E da lì quel passaggio da vittima a truffatore al servizio di un’organizzazione criminale è compito. Lui stesso ha fornito alla CNN le immagini di quei palazzoni tra Thailandia e Myanmar e, oltre ai suoi racconti, immagini di quel che accade in quelle enormi stanze “open space” in cui altre vittime come lui sono costrette a portare avanti attivi di scam. La vittima che, dunque, diventa un carnefice per la sopravvivenza.

I numeri delle truffe

Questa storia è stata posta sotto l’attenzione anche degli investigatori di ONU e FBI. Perché la crescita di queste truffe telematiche è stata esponenziale: i “proventi” di questa truffa (chiamata volgarmente “pig butchering“, macellazione dei maiali, in quanto conseguenza della tratta di esseri umani) sono passati dai 907 milioni di dollari – considerando solamente gli Stati Uniti – del 2020 ai 2,9 miliardi di dollari all’anno del 2023. Tutto collegato in questo schema piramidale che parte dalla tratta di esseri umani, passando per le minacce, arrivando alla schiavitù per rendere quella vittima un carnefice di altri. Utilizzando il digitale.

Nella giornata di oggi, Giornalettismo prenderà spunto proprio da questa vicenda per analizzare il mondo dello scam digitale, le truffe e le nuove tendenze criminali che utilizzano sempre più nuove tecnologie per frodare e truffare le persone. E ci sarà un focus anche sull’Italia: dalle pagine social che dicono di vendere a pochi euro valige perse negli aeroporti ai numeri dei crimini condotti nell’ambiente cyber italiano.

Share this article