Salvini sulle sanzioni alla Russia: «Putin è meglio averlo come amico che come nemico»
07/01/2020 di Enzo Boldi
Da alcuni mesi a questa parte, Luigi Di Maio si è detto perplesso alla Sanzioni Russia comminate dall’Unione Europea e ora sta lavorando, in sintonia con l’ex ministro degli Esteri Franco Frattini, affinché la UE cancelli quelle multe nei confronti del Paese di Vladimir Putin. Una linea che da anni tiene anche Matteo Salvini che oggi, nella sua intervista a Radio24, si è detto soddisfatto di questi passi in avanti.
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«Da anni sostengo che le sanzioni contro la Russia fossero una follia. Putin è meglio averlo come amico che come nemico – ha detto il segretario della Lega ai microfoni di Radio24 -. Se ne sono accorti? Meglio tardi che mai». Insomma, tra i mille malumori, Matteo Salvini trova un qualcosa di positivo nell’operato di Luigi Di Maio su questo tema, sottolineando però come questa presa di posizione sia stata tardiva.
#Salvini: Da anni sostengo che le sanzioni contro la Russia fossero una follia. Putin è meglio averlo come amico che come nemico. Se ne sono accorti? Meglio tardi che mai.
📻 @Radio24_news— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) January 7, 2020
Sanzioni Russia, Salvini esulta per il lavoro di Luigi Di Maio
E che lui preferisca avere Vladimir Putin come amico, piuttosto che come nemico, era cosa nota ai più. Da anni, infatti, Matteo Salvini sottolinea l’importanza di rapporti strategici con la Russia e per questo motivo si è sempre opposto alla sanzioni dell’Unione Europea. Un amore sottolineato dalle sue presenza a Mosca che, tra le altre cose, sono finite anche nel mirino delle inchieste giornalistiche che ruotano attorno al famoso ‘caso Savoini’. Ma quella è un’appendice a parte che non è stata inserita nel filone d’indagine della procura di Milano.
L’accusa sul caso Libico
Ma se il piccolo plauso al ministro degli Esteri è stato mosso sulla proposta di stop alle sanzioni Russia, Matteo Salvini non esita a replicare all’accusa mossa da Luigi Di Maio contro di lui sul dossier libico: «Per Di Maio è colpa di Salvini? Fino ad agosto l’interlocutore principale libico era l’Italia. Ora in Libia ci sono tutti e nessuno chiama più gli italiani. Se al governo non sono capaci, facciano altro».
(foto di copertina: da profilo Facebook di Matteo Salvini + Tweet)