«La Rai non è imparziale», multa da 1,5 milioni dall’Agcom

14/02/2020 di Redazione

Secondo l’Agcom che ha multato la Rai per una cifra record di 1,5 milioni di euro, le singole condotte che avrebbero portato alla violazione dei principi di indipendenza, imparzialità e pluralismo, avrebbero potuto influenzare pesantemente il giudizio dei cittadini che pagano il canone e che, di conseguenza, sono utenti abituali del servizio di radiotelevisione pubblica. Non ci sono singoli episodi nel mirino dell’agenzia garante delle comunicazioni, introdotta nel 1997 dalla legge Maccanico, i cui poteri sono stati ribaditi all’interno del Testo Unico sulla Radiotelevisione del 2005.

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Sanzione Rai, l’Agcom commina una multa da 1,5 milioni

Infatti, secondo il verbale diffuso dall’Agcom, rispetto a questi singoli episodi di fattispecie, la Rai ha sempre attuato delle azioni compensative. Tuttavia, il fatto di aver reiterato dei comportamenti in violazione ai principi appena esposti avrebbe portato a una distorsione di alcuni elementi relativi all’informazione del servizio pubblico, che dovrebbe garantire pluralismo esterno e pluralismo interno.

Il verbale Agcom recita quanto segue:

«Nella vigilanza della missione di servizio pubblico – precisa Agcom – non sono le singole fattispecie, su cui la società ha spesso messo in atto azioni ripristinatorie o correttive, a rilevare ma l’effetto che tali condotte hanno generato e potrebbero generare sui valori della collettività e i diritti dei cittadini, nonché sul valore di utilità pubblica e sociale del canone del servizio della concessionaria».

Sanzione Rai, problemi anche sulla vendita degli spazi pubblicitari

Un’altra violazione, inoltre, riguarda i principi di non discriminazione e trasparenza relativa alla vendita degli spazi pubblicitari. Ricordiamo che, per quanto riguarda la pubblicità, la Rai è tenuta a proporre spazi che non superino il 12% della programmazione oraria, con una percentuale di tolleranza del 2%. Pertanto, l’Agcom ha diffidato la Rai nel proseguire su questi comportamenti e ha affermato che queste condotte saranno oggetto di una vera e propria ispezione per accertare l’effettiva riparazione degli stessi. Un colpo durissimo per la Radiotelevisione italiana, già al centro delle polemiche per la presenza eccessiva di dirigenti e funzionari in missione, durante le cinque serate del Festival di Sanremo.

Una Rai che sembra procedere su una linea piuttosto di successo relativamente agli ascolti dell’ultimo periodo, ma che dal punto di vista della governance continua a presentare seri problemi. Soprattutto in virtù degli equilibri dei propri contenuti a livello informativo.

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