I 4 secondi radiofonici che dimostrano come Salvini non abbia capito nulla della pandemia
A Zapping, su Rai Radio1, ha detto che il maggior numero di positivi dipende dal maggior numero di tamponi
27/02/2021 di Enzo Boldi
Poche idee e anche confuse. Venerdì sera, in collegamento con Zapping (su Rai Radio1), il leader della Lega si produce nell’ennesima capriola sul coronavirus dimostrando di aver capito veramente poco su come si sviluppa una pandemia e quali possano essere – a livello sanitario – le evoluzioni della crescita dei contagi in quasi tutta l’Italia. Nonostante il tentativo del conduttore, Giancarlo Loquenzi, di spiegare come il rapporto tamponi-positivi sia in crescita (a prescindere dal numero dei test effettuati), Salvini su terza ondata dice che non è il caso di preoccuparsi citando i numeri della Lombardia (dove, in realtà, la situazione è tornata a essere molto grave, non solo a Brescia).
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Per fare un punto della situazione ci si può collegare al sito ufficiale RaiPlayRadio per poter riascoltare la puntata di Zapping andata in onda venerdì 26 febbraio 2021. E dal minuto 24 e 30 secondo inizia l’intervento di Giancarlo Loquenzi che sottolinea come sia evidente che tutti gli italiani vogliano tornare a una normalità, ma che i numeri di questa pandemia non ce lo permettano, vista la crescita dei nuovi positivi (e non solo, visto che in molte Regioni anche le terapie intensive sono sopra la soglia d’attenzione). E da quando il conduttore cede la parola a Salvini, il leader della Lega impiega quattro secondi per far cadere le braccia, a un anno dall’inizio della pandemia in Italia.
Salvini su terza ondata: 4 secondi da far cadere le braccia
«No, ma è chiaro che più tamponi fai e più positivi trovi». Sarebbe la fine dei giochi. Una dichiarazione simile ricorda quella fatta qualche tempo fa, quando riteneva ridicolo e pericoloso parlare dell’arrivo di una seconda ondata. Poi, quando arrivò con tutta quella scia di contagi e morte, accusò il governo dicendo che la seconda ondata era stata prevista anche dai tombini. Dai tombini sì, ma non da lui. Anche se la sua sfavillante parlantina elettorale tende a far dimenticare quasi quotidianamente ciò che dice.
L’esempio a caso della Lombardia
Il conduttore, Giancarlo Loquenzi, ha provato a far ragionare Salvini su terza ondata sottolineando come anche i dati percentuali (il rapporto tamponi effettuati-positivi) sia in netta crescita. Così come gli altri indicatori: dall’indice RT fino al livello di saturazione delle terapie intensive. Ma niente da fare: il leader della Lega porta in diretta l’esempio della Lombardia (ieri 4.557 nuovi casi).
(foto di copertina: Foto IPP/Roberto Ramaccia)