Se Enrico Lucci è uno dei pochi giornalisti a ricordare a Salvini che la Lega è al governo
A CartaBianca è andato in scena il confronto anche sui ristoranti aperti a cena
24/02/2021 di Enzo Boldi
Sarà per il suo modo di fare scanzonato, ma per la seconda volta nel giro di poco più di un mese è Enrico Lucci l’unico giornalista in grado di incalzare Matteo Salvini ricordandogli le sue responsabilità ora che il governo Conte non esiste più e il suo partito, la Lega, fa parte della maggioranza (con tanto di tre Ministeri) a sostegno dell’esecutivo guidato da Mario Draghi. Martedì sera, a #CartaBianca (su Rai3), il giornalista ha spiegato al segretario del Carroccio i motivi per i quali è rischioso riaprire i ristoranti anche a cena e gli ha chiesto anche di fare una road map sui ristori dopo la chiusura degli impianti sciistici e per i ristoratori. Il confronto Salvini-Lucci è un esempio che molti cronisti dovrebbero seguire per ricordare ai politici-presenzialisti televisivi come alle tante parole debbano seguire i fatti.
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Il confronto Salvini-Lucci è andato in scena a #CartaBianca (è recuperabile su RaiPlay a partire da 1H 07′ e 50”). Dopo le battute iniziali, tipiche del personaggio, sui calzini del leader della Lega, il giornalista inizia a incalzare il senatore spiegando i motivi per cui è rischioso riaprire i ristoranti anche a cena: «La questione del ‘o si riapre tutto o è un disastro’ la sappiamo tutti e non è una grossa novità. La novità è come risolvere l’eventuale disastro. Purtroppo questa cosa di riaprire tutto, non si può fare». Il segretario del Carroccio porta a suo sostegno le parole del presidente dell’Anci – e sindaco di Bari – Antonio Decaro e del governatore dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini.
Ed è qui che Enrico Lucci fa una domanda che può sembrare banale, ma che in realtà contiene delle verità assolute, anche in linea con quanto sta accadendo in queste ore a Brescia (dove persino Bertolaso ha parlato di terza ondata) e in altre località d’Italia: «Ma se si riapre, diciamo, laddove il problema è più contenuto non si ricrea il problema dopo una settimana? Perché abbiamo visto che la settimana successiva alle riaperture ri-succede il casino un’altra volta».
Salvini-Lucci, le domande scomode al leader della Lega
Una domanda a cui Salvini replica parlando dei trasporti e delle scuole (ricordiamo, sommessamente, come il leader della Lega abbia combattuto contro alcune indicazioni – come le mascherine – per gli studenti delle scuole primarie, ndr) e il classico fitto elenco di parole vuote. E, allora, Enrico Lucci riprende la parola e ricorda al segretario del Carroccio come ora il suo partito non faccia solo parte della maggioranza a sostegno del governo, ma abbia anche tre ministeri. E da lì chiede indicazioni concrete sulle tempistiche per i ristori agli operatori degli impianti sciistici chiusi e, soprattutto, dopo aver tanto parlato in questo mese, di indicare quanti vaccinati in Italia ci saranno entro il 1° giugno. E Salvini ha risposto: «E che faccio il terno al lotto?». Insomma, governare è molto più difficile che parlare in libertà sulla sponda dell’opposizione.
(foto di copertina: da #CartaBianca, Rai3)