Salvini sullo sgombero Casapound: «Non è pericolante, sarei oggettivamente partito da altri stabili»

A Dimartedì Floris ha fatto una serie di domande a Matteo Salvini, una su tutte quella che riguarda l’ormai celebre questione dello sgombero di Casapound che – seppure l’annuncio è stato ridimensionato – si farà. Floris ha domandato a Salvini se è felice della questione, Salvini ha risposto che la struttura non è pericolante e che quindi sarebbe partito da altri edifici.

LEGGI ANCHE >>> Salvini e la «seconda Norimberga» per la Cina basata sullo studio di Harvard su cui la stessa università frena

Floris chiede dello sgombero di Casapound a Salvini


«Hanno liberato a Roma uno stabile occupato abusivamente da diciassette anni, è contento?», incalza Floris. Salvini rispode: «quello di Casapound. Uno delle centinaia di stabili occupati a Roma, peraltro non uno di quelli pericolanti». Non risponde alla domanda, quindi, e punta il dito su una questione diversa e strumentale a spostare l’attenzione su un’altra question, che ha ben poco a che vedere con la domanda di Floris. «Da ministro dell’Interno avevo stilato con la prefettura di Roma un elenco di stabili pericolanti e pericolo da sgomberare perché per me le occupazioni abusive sono tutte illegali». Scarica poi su Lamorgese quando Floris domanda che si fa con coloro che adesso non vogliono sgomberare.

«Sgombero prima il palazzo che rischia di cadere»

Poco importa da quanto fosse occupato, quindi, o tutta la questione che gira attorno a un palazzo occupato da una forza politica: «Se devo sgomberare un palazzo che rischia di cadere, un palazzo che rischia di non cadere, prima parto da quello che rischia di cadere. Oggettivamente». Con lo sgombero Casapound, comunque, le ultime notizie parlano dell’ipotesi di un sequestro da parte dell’autorità giudiziaria con una richiesta di provvedimento via esposto da parte di Anpi e Demanio . Occorrerà aspettare ancora un po’ qualche tempo, quindi.

Share this article