I panzerotti di Salvini con la bufala islamofobica della moschea di Santa Sofia

Matteo Salvini è tornato a portare avanti la sua crociata islamofobica sui social, stavolta strumentalizzando il caso di Santa Sofia a Istanbul. In un tweet, il leader della Lega ha scritto: «Basilica cristiana di Santa Sofia trasformata in moschea dai turchi, icone cristiane coperte durante la celebrazione islamica…..Quanto ci manchi, Oriana Fallaci». In realtà, ovviamente, non è andata proprio così, e la faccenda è parecchio più complicata.

E’ vero che il nuovo decreto del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, annunciato lo scorso venerdì, ordina che Hagia Sophia, una struttura storica della Turchia, torni ad essere usata come moschea e non più come museo. Però, da quello che si legge sui profili Twitter di Salvini e della Lega, dove si parla di Eurabia (si, ancora), sembra che fino a ieri fosse usata come basilica, in realtà, l’ultima volta che è stata utilizzata come luogo di culto, era una moschea.

In Turchia e nel resto del mondo, l’annuncio ha suscitato diverse polemiche ma ha anche trovato consensi, tra cui in diversi gruppi di intellettuali e di poeti turchi che sognavano il cambiamento da anni.

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Salvini, l’Eurabia e la falsa storia di Haiga Sophia

La basilica di Santa Sofia, che è ufficialmente nota come Santa Moschea della Grande Haiga Sophia è uno dei simboli più iconici di Istanbul. Per diversi decenni, dal 537 al 1453, l’edificio è stato una cattedrale cristiana, prima di rito bizantino, poi ortodossa e cattolica per un breve periodo durante le crociate. Divenne però una moschea ottomana nel 1453 e lo rimase fino al 1931, quando è stata sconsacrata ed è diventata un museo.

In realtà, quindi, Haiga Sophia era già stata una moschea, e per molti in Turchia il fatto che fosse diventata museo era visto come un affronto allo spirito del popolo turco.  Ovviamente, l’edificio rappresenta secoli di storia, non solo ottomana, ma strumentalizzare il decreto di Erdogan e mascherarlo come un'”invasione islamica” non ha alcun senso.

La retorica dell’Eurabia inolte, la teoria complottista islamofobica e xenofoba dell’estrema destra secondo cui sarebbe in atto una cospirazione globale per convertire l’Europa all’Islam e “affondare” i valori occidentali, è assolutamente ridicola nel contesto turco.

La Turchia, infatti, è un Paese laico, ma l’Islam è la religione prevalente, professata da quasi il 99% della popolazione.

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