Salvini continua a citare Oriana Fallaci contro Carola Rackete, ma la scrittrice era contro la Lega

Per la serie: ‘Citare cose a caso’. L’abito non fa il monaco e, nonostante l’outfit emiliano-romagnolo sfoggiato nelle ultime settimane della campagna elettorale per le Regionali e l’annuncio della lettura di un libro su Mao Tse-Tung, Matteo Salvini ci tiene quotidianamente a tenere ben salde le sue radici leghiste-sovraniste nei suoi discorsi di piazza, interviste e post social. Tra le tante abitudini del segretario del Carroccio c’è anche quella di tirare in ballo sempre il nome di Oriana Fallaci. Lo ha fatto anche per parlare della presenza di Carola Rackete a Che Tempo che fa, su Rai3.

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Dopo l’annuncio di Fabio Fazio – che aveva lanciato un video sui social per parlare di quanto, poi, andato in onda domenica sera sulla Rai – il leader della Lega ha condiviso un post con il volto del conduttore al fianco di Carola Rackete (accompagnato dall’ormai immancabile sardina di contorno). Dall’altra c’era la faccia di Oriana Fallaci, da tempo utilizzata come bandiera e scudo sovranista da parte dei sostenitori della Lega.

Carola Rackete in Rai e la reazione di Salvini

«Noi stiamo con l’Italia e con Oriana, e non molliamo!», ha twittato un furente Matteo Salvini. Peccato che Oriana Fallaci non sia mai stata dalla parte della Lega. E lo ha detto più volte, ribadendo il concetto anche in alcuni suoi saggi. Come in ‘La rabbia e l’orgoglio’ (del 2001), dove critica il Comunismo ma non fa sconti neanche al leghismo che iniziava a spopolare nel Nord Italia.

Il becero con la camicia verde

«Quanto al becero con la camicia verde e la cravatta verde, non sa nemmeno quali siano i colori del tricolore. Mi-sun-lumbard, mi-sun-lumbard. Quello vorrebbe riportarci alle guerre tra Firenze e Siena». Questo è quanto scritto dall’Oriana Fallaci che Salvini continua a citare sempre e comunque. Forse una rilettura di alcuni testi sarebbe utile o, quantomeno, formativa.

(foto di copertina. da profilo Twitter di Matteo Salvini)

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