Sea Watch, i sottosegretari agli Esteri litigano su Twitter per decidere se sia più parac**o Salvini o il M5S

All’interno del governo ci si continua ad accusare di qualsiasi cosa. Da una parte e dall’altra qualsiasi fatto di cronaca, di politica, di economia o sociale è motivo per creare distanze e divisioni. E la responsabilità di questo cortocircuito non arriva da fonti esterne, ma dai rappresentanti dei due partiti alla guida dell’Italia. L’ultima paradossale lite (ovviamente sui social) arriva dalle bacheche Twitter dei due sottosegretari agli Affari Esteri: da una parte il penstastellato Manlio Di Stefano, dall’altra il leghista Guglielmo Picchi. Il motivo dell’ultima frattura? Il caso Sea Watch e l’aver definito Matteo Salvini paraculo.

A inaugurare il botta e risposta è stato il sottosegretario del Movimento 5 Stelle che domenica sera, mentre i migranti a bordo della Sea Watch venivano fatti sbarcare sul suolo italiano, ha scritto un messaggio al vetriolo nei confronti della Lega e del suo leader sul fatto che il ministro dell’Interno non fosse a conoscenza di quanto stesse accadendo. E le parole utilizzate per definire l’atteggiamento del vicepremier, apparso sbalordito mentre era in diretta con Massimo Giletti a Non è L’Arena.

 

«Salvini paraculo». Scoppia la lite social tra due sottosegretari

L’accusa «Salvini paraculo», nel senso che avrebbe fatto finta di essere ignaro di quanto accadeva in Sicilia durante la sua ospitata su La7, non è andata giù al suo collega e pari-grado al Ministero degli Affari Esteri, il leghista Guglielmo Picchi, che ha replicato con una risposta altrettanto al vetriolo contro il Movimento 5 Stelle.

 

Chi è più paraculo?

Salvini paraculo o Movimento 5 Stelle paraculo? La questione sembra essere di lana caprina. L’unica questione seria è che due sottosegretari che fanno parte della stessa maggioranza di governo hanno deciso di scambiarsi su pubblica piazza accuse, offrendo uno spettacolo degradante. L’amore ai tempi dei social, i governi al tempo del web.

(foto di copertina: ANSA/RICCARDO ANTIMIANI + ANSA/FLAVIO LO SCALZO)

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