Matteo Salvini indagato per la vicenda della nave Diciotti

26/08/2018 di Redazione

Luigi Patronaggio ha trasformato il fascicolo contro ignoti aperto dalla procura di Agrigento sulla nave Diciotti e sul mancato sbarco dei 150 migranti ormeggiati a Catania in un vero e proprio colpo di scena, anche se fino a un certo punto. Matteo Salvini indagato, il ministro dell’Interno è entrato nel registro della procura siciliana che sta conducendo l’inchiesta.

Salvini indagato, i reati contestati

I reati contestati a Matteo Salvini sono gli stessi previsti dal fascicolo depositato contro ignoti. Sequestro di persona, arresto illegale e abuso d’ufficio: nel registro degli indagati è finito anche il capo di gabinetto del ministro.

La notizia non viene presa benissimo da Matteo Salvini, che ne viene a conoscenza poco prima di un comizio a Pinzolo: «Possono arrestare me ma non la voglia di 60 milioni di italiani, indaghino chi vogliono – ha commentato, ribadendo la linea mantenuta soltanto qualche giorno fa in un tweet -. Abbiamo già dato abbastanza, è incredibile vivere in un paese dove dieci giorni fa è crollato un ponte sotto il quale sono morte 43 persone dove non c’è un indagato e indagano un ministro che salvaguarda la sicurezza di questo Paese. È una vergogna».

Salvini indagato, la reazione del ministro dell’Interno

Il concetto è poi stato ribadito anche sui social network:

Nonostante gli slogan diffusi via social network, l’atto della procura di Agrigento è dovuto. La procedura è prevista e imposta dalla legge costituzionale 16/1/89 n. 1 e permetterà, con tutte le garanzie e le immunità previste dalla medesima legge, di sottoporre a un giudice collegiale specializzato le condotte poste in essere dagli indagati nell’esercizio delle loro funzioni, uno dei quali appartenente ai qualificati soggetti indicati all’articolo 4 della norma costituzionale.

FERMO IMMAGINE FACEBOOK MATTEO SALVINI

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