Salvini risponde alla denuncia di Aboubakar Soumahoro: «Querelano i bonghi perché salviniani?»
14/07/2020 di Enzo Boldi
È molto semplice capire quanto sia stata fuori luogo – e disgustosa – la scelta della Lega di utilizzare un sottofondo a suon di bonghi che accompagnano le parole di Aboubakar Soumahoro. Allusioni – se non vogliamo scomodare il razzismo, parliamo di etnia (non che la questione dialettica cambi di molto – utilizzate per mettere alla berlina l’attivista sindacale e sociale che da anni si batte contro il caporalato tenendo accesa una luce su una tematica affrontata poco (e male) da moltissimi governi. E Salvini la prende a ridere – forse in omaggio al compleanno di Renato Pozzetto – decidendo di replicare alla notizia della denuncia appena presentata con il suo classico mood scanzonato. Salvini contro Soumahoro: «Auguri e bacioni».
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Pochi minuti dopo aver terminato il suo intervento in Senato, nel quale ha detto che l’emergenza in Italia è finita, il leader della Lega (o chi per lui, con la sua squadra social che già lavora da via delle Botteghe Oscure) ha pubblicato un post di risposta alla notizia della denuncia di Aboubakar Soumahoro.
Querelano i “bonghi” perché salviniani??? Auguri e bacioni. pic.twitter.com/kgcXKtiDEN
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) July 14, 2020
Salvini contro Soumahoro, ride in faccia alla denuncia
E già da quel che scrive si capisce come Salvini contro Soumahoro non abbia capito esattamente quale sia il problema di quel vergognoso post comparso sulla bacheca social del suo partito: «Querelano i bonghi perché salviniani?». Con tre punti di domanda e l’emoticon della faccina che ha le lacrime dalle risate. Insomma, la questione non è stata minimamente compresa. Anzi, conoscendo il comportamento del leader della Lega – che è tutt’altro che uno sprovveduto – lui l’ha capita benissimo, ma sui social ha voluto – ancora una volta – aizzare i pruriti dei suoi fan che già hanno abbondantemente commentato con parole prevedibili.
La denuncia e le risate
Insomma, Salvini contro Soumahoro ride, anche se sa bene che non c’è niente da ridere. L’attivista sindacale e sociale ha deciso di querelarlo per quel video modificato. Chissà se, quando si troverà a risponderne davanti a un giudice, quell’emoticon ridareccia manterrà ancora le lacrime di gioia.