La priorità di Salvini: andare con Conte a Domenica In, altrimenti fa partire le denunce

Le parole del senatore della Lega dopo la notizia della presenza del presidente del consiglio nel programma della domenica pomeriggio

11/09/2020 di Redazione

Nemmeno il tempo di dare il via al palinsesto autunnale della Rai, che già iniziano le prime polemiche politiche sullo spazio concesso al presidente del Consiglio Giuseppe Conte. In modo particolare, sotto la lente d’ingrandimento c’è Domenica In di Mara Venier, il programma di intrattenimento della domenica pomeriggio, uno dei format di maggiore successo della Rai.

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Salvini contro Domenica In per l’ospitata del presidente Giuseppe Conte

La conduttrice veneziana ha infatti annunciato che intorno alle 14 di domenica 13 settembre la trasmissione ospiterà il messaggio di Giuseppe Conte agli studenti e ai docenti – e alle loro famiglie – in occasione della riapertura delle scuole del giorno dopo. Una scelta che sembra essere di buon auspicio per un passaggio molto delicato, in un periodo in cui l’epidemia di coronavirus ha reso molto complessa la ripresa di ogni attività che comportino assembramenti.

Insomma, il momento storico ha più o meno la stessa portata di quando il presidente del Consiglio interveniva in diretta nel corso dei telegiornali per spiegare la natura dei suoi dpcm in piena emergenza e in pieno lockdown. Anche allora, del resto, le critiche da parte dei partiti di opposizione erano all’ordine del giorno.

Salvini vuole uno spazio pari a quello di Conte a Domenica In

L’annuncio di Mara Venier è stato ampiamente criticato da Matteo Salvini che, con l’approssimarsi della scadenza elettorale delle regionali del 20 e 21 settembre, ritiene che la presenza del premier in televisione possa essere inopportuna. «La televisione pubblica domenica concede i suoi microfoni al capo del governo?  – ha detto Salvini – Bene, sono sicuro che darà lo stesso spazio, lo stesso giorno e sulla stessa rete, al capo dell’opposizione. In caso contrario, abbiamo pronte le denunce in tutte le sedi opportune».

Poco importa, dunque, che Giuseppe Conte abbia un ruolo istituzionale. Matteo Salvini chiede per sé – membro delle opposizioni – uno spazio pari a quello del presidente del Consiglio. Una richiesta quantomeno irrituale.

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