Salvini non arretra: «I campi rom irregolari saranno spianati»
29/06/2018 di Redazione
A una decina di giorni dalle polemiche Matteo Salvini torna a parlare di campi nomadi e censimento dei rom. Interpellato sul punto, il leader della Lega e ministro dell’Interno, in un’intervista rilasciata al direttore di Libero Pietro Senaldi, ha affermato: «I campi irregolari saranno spianati. Quanto ai regolari, è doveroso che chi riceve soldi pubblici dica allo Stato chi è, se ha figli, se li manda a scuola, se paga l’assicurazione dell’auto».
Le polemiche dopo le parole di Salvini sul censimento dei rom
La bufera sull’anagrafe dei rom sono è esplosa il 18 giugno, quando Salvini dagli studi di Telelombardia, nel corso di una trasmissione in cui raccoglieva spunti anche dai telespettatori, ha spiegato: «Al Ministero mi sto facendo preparare un dossier sulla questione rom in Italia, perché dopo Maroni non si è fatto più nulla, ed è il caos». Il vicepremier ha parlato precisamente di «ricognizione sui rom in Italia per vedere chi, come, quanti sono, con lo scopo di creare un’anagrafe». E si è lasciato andare anche a una frase dai forti connotati razzisti e discriminatori nei confronti di cittadini italiani: «Gli stranieri irregolari andranno espulsi, mentre i rom italiani purtroppo te li devi tenere a casa».
Anche dopo le polemiche Salvini ha confermato la sua posizione, scrivendo ad esempio su Facebook: «’Censimento’ dei rom e controllo dei soldi pubblici spesi. Se lo propone la sinistra va bene, se lo propongo io è razzismo. Io non mollo e vado dritto! Prima gli italiani e la loro sicurezza». Successivamente il ministro ha tirato il freno, provando a gettare acqua sul fuoco: «Questa del censimento nei campi rom, non è una priorità». Ed è arrivato anche uno stop esplicito da Luigi Di Maio e da parte del premier Giuseppe Conte (il ministro del Lavoro ha affermato che i «censimenti razziali non si fanno» e il capo del governo ha parlato di iniziative «mirate a verificare l’accesso dei bambini ai servizi scolastici»).
«Io fascista? Chi mi accusa non conosce la storia»
Nell’intervista odierna a Libero Salvini ha anche risposto all’accusa di essere un fascista. «Nel 2018 – ha detto il leader leghista – mi sembra anacronistica. Chi la fa non conosce la storia né il fascismo e ragiona con schemi vecchi di almeno trent’anni».
(Foto di copertinada archivio Ansa. Credit immagine: ANSA / MAURIZIO BRAMBATTI)