Matteo Salvini annuncia il censimento dei Rom: «Ma quelli italiani purtroppo ce li dobbiamo tenere»

Per una misura analoga, nel 2013, la presidenza del Consiglio dei ministri e il ministero dell’Interno sono stati condannati al pagamento di 8 mila euro in qualità di risarcimento morale per ogni ricorso. Ora, Matteo Salvini torna a proporre il censimento rom. Lo fa direttamente dagli studi di Telelombardia, nel corso di una trasmissione in cui ha raccolto alcuni spunti anche dai telespettatori della regione. La frase oggetto di attenzione è: «Al Ministero mi sto facendo preparare un dossier sulla questione rom in Italia, perché dopo Maroni non si è fatto più nulla, ed è il caos».

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Censimento rom, le parole di pessimo gusto di Salvini

L’intento del censimento, secondo Matteo Salvini, è quello di effettuare una sorta di «ricognizione sui rom in Italia per vedere chi, come, quanti sono, con lo scopo di creare una anagrafe». Poi, il ministro dell’Interno e leader della Lega si lascia andare anche a una frase dai forti connotati razzisti e discriminatori nei confronti di cittadini italiani che, come qualsiasi altro abitante del nostro Paese, hanno diritto al voto e a vivere tranquillamente nelle nostre città, senza che ciò rappresenti una concessione. Invece, Matteo Salvini dice: «Gli stranieri irregolari andranno espulsi, mentre i rom italiani purtroppo te li devi tenere a casa».

Insomma, sembra tanto l’ennesimo autogol razzista del leader della Lega, fatto proprio in concomitanza con un’altra polemica, quello sull’immigrazione e sul ruolo delle ong nel Mediterraneo. Tra l’altro, Matteo Salvini ha proposto una misura che in passato è già stata utilizzata – quella del censimento appunto – e per cui l’Italia fu condannata dal Tribunale Civile di Roma. In quella circostanza, dopo il ricorso del cittadino rom Elviz Salkanovic – un italiano con regolare documento d’identità -, il tribunale stabilì che c’era stata una discriminazione su base etnica, ordinando al ministero dell’Interno di distruggere tutti i documenti che contenevano i dati sensibili dell’uomo raccolti durante il cosiddetto censimento.

Censimento rom, la richiesta de Il Tempo a Salvini

Salvini è stato sollecitato sul tema dei rom dal quotidiano Il Tempo, che oggi chiedeva il suo diretto intervento per risolvere la questione. Il censimento proposto dal ministro dell’Interno, tuttavia, fa allungare nuovamente le ombre di un passato in cui si veniva schedati per la propria appartenenza a un gruppo etnico determinato. Un aspetto decisamente inquietante, una pagina buia della storia del Novecento.

Censimento rom, la replica dell’Associazione 21 luglio

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Le parole del ministro dell’Interno non sono piaciute al presidente dell’Associazione 21 luglio, Carlo Stasolla: «Salvini è un ignorante e deve studiare. I censimenti esistono e sono stati fatti da enti competenti. I cittadini rom italiani? Stanno qui da 500 anni: sono molto più italiani di molti di noi».

Censimento rom, le accuse degli altri partiti

Non tardano ad arrivare le repliche degli altri partiti alle parole di Matteo Salvini. Il segretario del Partito Democratico Maurizio Martina esprime una posizione molto dura: «È l’ultimo atto di una escalation di messaggi pericolosi e inaccettabili – ha detto -. Credo ci si debba fermare, perché non è possibile che un grande Paese europeo come l’Italia viva ogni giorno l’ennesima provocazione che non aiuta a risolvere nessun problema ma alimenta invece una spirale di propaganda per me molto pericolosa». Orrore e ‘schifo’ vengono manifestati anche dal segretario della Cgil Susanna Camusso, mentre l’ex presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha affermato su Twitter: «Ieri i rifugiati, oggi i Rom, domani le pistole per tutti. Quanto è faticoso essere cattivo».

(FOTO: ANSA/FABRIZIO RADAELLI)

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