Buzzi si prende gioco di Mafia Capitale: «Su di noi è stato scritto un film, ora fatemi tornare a casa»

Un film. Secondo Salvatore Buzzi era questo Mafia Capitale. Non senza suggestioni cinematografiche legate a come è stata romanzata la storia della criminalità a Roma, il ras delle cooperative che è stato condannato nel corso dell’inchiesta Mondo di Mezzo ha parlato dopo la sentenza della Cassazione che ha annullato l’aggravante dell’associazione mafiosa, facendo segnare una sorta di sconfitta per la procura di Roma e per tutto l’impianto accusatorio.

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Salvatore Buzzi commenta la sentenza della Cassazione

«La Cassazione mi ha creduto – ha detto Buzzi -, dopo 4 anni rivedo finalmente la luce. La storia di Mafia Capitale altro non era che un film scritto dai magistrati che hanno condotto l’inchiesta». Le sue dichiarazioni hanno il tono spavaldo di chi ha ottenuto un riconoscimento, nonostante la sentenza di condanna. Il fatto che sia stata eliminata dalle accuse quella di associazione mafiosa segna comunque una vittoria per chi, come Buzzi, sta scontando la sua condanna in carcere.

Salvatore Buzzi ora vuole tornare a casa

Le prime parole a commento della sentenza della Cassazione sono state raccolte dai suoi legali  Alessandro Diddi e Piergerardo Santoro, che le hanno girate all’agenzia di stampa Adnkronos: «Ho vissuto in condizioni disumane in carcere – avrebbe detto Salvatore Buzzi -: adesso fatemi tornare a casa. In questi anni mi sono letto e riletto migliaia di pagine, di intercettazioni, di informative. Ho seguito tutto il processo e chiunque poteva constatare che di mafia non ce n’era. La sentenza di primo grado, che comunque è stata pesante per me, era chiara, come è stata chiara la decisione di ieri. Ancora però non capisco come possa essere andata al contrario in appello».

Non manca di ironia, poi, l’ultima dichiarazione del ras delle cooperative, quella che riguarda i due partiti – Partito Democratico e Movimento 5 Stelle – che hanno caratterizzato gli ultimi anni della politica romana, quella che Salvatore Buzzi ha attraversato: «Almeno una cosa buon l’ho fatta – ha detto -: ora cane e gatto vanno d’accordo».

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