Salvini irride le notizie sul Russiagate: «Possono pubblicare tutti i disegnini che vogliono»

02/10/2019 di Enzo Boldi

Le notizie pubblicate questa mattina parlano di una foto dell’accordo – scritto su carta – tra i tre italiani presenti all’Hotel Metropol di Mosca quel famoso 18 ottobre 2018 e i due ‘emissari russi’. Quell’immagine sarebbe stata trovata sugli smartphone degli indagati dalla Procura di Milano che segue l’inchiesta sul cosiddetto Russiagate, tra cui quello di Gianluca Savoini, ex collaboratore e consigliere di Salvini. E proprio il leader della Lega – con il partito che, secondo l’accusa, avrebbe dovuto incassare ben 65 milioni di dollari da quell’accordo, poi saltato – ironizza sulle indiscrezioni che provengono dagli inquirenti.

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«Non c’è un dollaro, una lira, un fiorino, un rublo. Io non ho mai visto o chiesto niente e nessuno della Lega ha visto o chiesto niente – ha dichiarato Matteo Salvini a margine di una conferenza stampa a Palazzo Madama rispondendo a una domanda sugli aggiornamenti dall’inchiesta Russigate -. Possono fare e pubblicare tutti i disegnini che vogliono. Aspettiamo che chiuda l’inchiesta che va avanti da un anno. Parliamo di cose serie, questa non è una cosa seria».

Russiagate, Salvini irride le ultime notizie

«Non ho mai visto, né chiesto, né nessuno della Lega ha mai visto un euro. Possono pubblicare quello che vogliono», ha proseguito il segretario del Carroccio che poi ha scelto la via dell’ironia per proseguire il dibattito sul Russiagate e divincolarsene: «Ho appena finito di nascondere nel giardino del mio bilocale in Liguria 30 milioni di dollari. Non so dove nascondere gli altri 30 milioni. Sono in difficoltà perché ne ho solo una di casa al mare».

Perché allora non querela le persone coinvolte?

Insomma, per Salvini tutto quel che è uscito nel corso dei mesi – condito dalla fotografia di cui si parla oggi – non è una cosa seria. Non si capisce perché, allora – dato che ci sono anche degli audio registrati -, la Lega non abbia querelato Gianluca Savoini e gli altri per millantato credito e tentata truffa visto il giro di affari che – seguendo pedissequamente e giustamente il discorso del leader del Carroccio – il suo partito non c’entra nulla con questa vicenda. Ma lo scopriremo solo vivendo.

(foto di copertina: ANSA/LUCA ZENNARO)

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