Russia, arrestata la ‘madrina’ delle proteste Lyubov Sobol: ha chiesto agli agenti perché avessero i caschi

«Perché avete i caschi, avete paura di una ragazza al ventesimo giorno di sciopero della fame?». È bastata questa frase affinché i poliziotti arrestassero Lyubov Sobol, fedelissima di Alexei Navalny e ‘madrina’ delle proteste previste per oggi a Mosca, in Russia.

Chi è Lyubov Sobol

Sarebbe dovuta essere lei a guidare le proteste di oggi a Mosca. È stata proprio la 31enne, infatti, a chiamare a raccolta i sostenitori dell’opposizione moscovita chiedendo di sfilare pacificamente lungo l’anello dei boulevard della capitale russa, ovvero la storica circonvallazione interna. Circa 15mila persone si sono dette interessate sulla pagina Facebook dell’evento – anche se solo 6mila hanno confermato la partecipazione.

Quasi tutte le figure di spicco dell’opposizione, come Navalny o Ilya Yashin, sono state fermate sabato scorso e condannate all’arresto amministrativo. «Le persone chiedono più proteste – ha detto – e sabato scorso hanno dimostrato che sono pronte a uscire per strada anche se la protesta non è stata approvata dalle autorità. Avrei tradito i miei sostenitori se avessi accettato di sfilare al Prospekt Sakharov ora». Ovvero il viale fuori dal centro dove le autorità relegano di solito tutte le richieste di manifestazioni.

L’arresto di Lyubov Sobol

Mentre dal suo quartier generale si stava recando, in taxi, verso i boulevard della capitale, dove si dovrebbero tenere i cortei non autorizzati, Lyubov Sobol è stata fermata dalla polizia. «Perché avete i caschi, avete paura di una ragazza al ventesimo giorni di sciopero della fame?», ha chiesto Sobol ai poliziotti. Gli agenti l’hanno quindi caricata a forza, facendola scendere dal taxi, su una camionetta della polizia. Sobol, prima di essere portata via, ha chiesto le tessere identificative degli agenti e ha letto i loro nomi ad alta voce davanti ai giornalisti che hanno documentato il fermo. Poi ha chiesto la ragione del fermo e le è stato risposto da uno degli agenti «20.2», ovvero l’articolo del codice russo che vieta le manifestazioni non autorizzate.

Tutte le attività commerciali che danno sui boulevard di Mosca oggi sono chiuse, probabilmente su richiesta delle autorità. Gli agenti in tenuta antisommossa presidiano i punti chiave dei boulevard.

[CREDIT PHOTO: FACEBOOK/LYUBOV SOBOL]

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