La storia dell’ex leghista, omonimo di Salvini, con la lista esclusa dalla corsa alle Regionali in Toscana
Candidato governatore con il Patto per la Toscana, ma con un simbolo confondibile con quello del Carroccio
31/08/2020 di Enzo Boldi
In comune hanno il cognome e l’ambizione di diventare Presidente: uno del Consiglio, l’altro della Regione Toscana. Uno è il segretario della Lega, mentre l’altro è un ex leghista (cacciato) un anno fa per aver proposto l’introduzione di donne in vetrina per far crescere il turismo in Regione. Uno si chiama Matteo – leader del Carroccio -, l’altro si chiama Roberto Salvini che sta provando a candidarsi alle prossime elezioni del 20 e 21 settembre. Ma la sua lista è stata bocciata dall’ufficio elettorale della Corte d’Appello di Firenze non tanto per omonimia, ma per simboli confondibili.
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Roberto Salvini ha già annunciato il ricorso al Tar dopo questa esclusione decisa per via di quel simbolo e di quella scritta che compare in primo piano nel simbolo del suo partito-movimento ‘Patto per la Toscana’. Un logo molto simile (non tanto per il colore verde che comunque rimanda alla vecchia simbologia leghista, ma per le forme e i contenuti scelti) a quello del Carroccio, con tanto di scritta «Salvini Presidente» che potrebbe causare qualche svista elettorale alle urne. Ecco il logo.
Roberto Salvini e l’esclusione dalle liste elettorali in Toscana
Insomma, quel verde che rimanda alla vecchia Lega Nord, quel Salvini Presidente che svetta con carattere più grande rispetto al suo nome di battesimo. Un po’ ricorda il simbolo della Lega – Salvini Premier. Per questo motivo Roberto Salvini, per il momento, è stato sospeso dalla corsa alle Regionali.
Le molte similitudini
«Vengo tacciato di sfruttare il nome del segretario di partito nazionale – ha detto Roberto Salvini – ma in Toscana Salvini sono io, candidato governatore, dopo cinque anni che ho combattuto in Consiglio regionale a fianco degli oppressi, delle partite Iva, dei lavoratori, dell’economia toscana, delle famiglie, dei giovani, degli anziani degli agricoltori, degli allevatori, dei cacciatori, delle campagne, dei piccoli borghi, dell’ambiente, delle tradizioni». Ora attende l’esito del ricorso al Tar.
(foto di copertina: da pagina Facebook Patto per la Toscana)